Il commento

Carenza insegnanti di sostegno a Como, Orsenigo (PD): "Chiesto intervento regionale, ma il centrodestra si è tirato indietro"

"A pagarne il prezzo sono gli studenti tutti, con disabilità e non", ha detto il consigliere regionale.

Carenza insegnanti di sostegno a Como, Orsenigo (PD): "Chiesto intervento regionale, ma il centrodestra si è tirato indietro"
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Si ritorna su un tema sempre caldo, quello della carenza di insegnanti di sostegno, che colpisce un po' tutte le Regioni, le Province e le città. Tra queste c'è sicuramente Como a cui mancano circa 100 docenti che si dovrebbero dedicare ad assistere gli alunni con difficoltà di apprendimento e motorie.

Carenza insegnanti di sostegno a Como, Orsenigo (PD): "Chiesto intervento regionale, ma il centrodestra si è tirato indietro"

A risollevare l'argomento è stato il consigliere regionale del Partito Democratico Angelo Orsenigo in seguito alla bocciatura della mozione presentata dal PD in Regione. In una nota ufficiale il consigliere ha dichiarato:

"Che a Como manchino circa un centinaio di insegnanti di sostegno è inaccettabile e gravissimo. Una mancanza resa ancora più assurda dal fatto che appena qualche settimana fa il consiglio regionale ha bocciato una mozione del Partito Democratico con cui chiedevamo un intervento di Palazzo Lombardia proprio su questo problema che ormai è sotto gli occhi di tutti".

"La mozione chiedeva che le Ats individuino con anticipo gli studenti aventi diritto al sostegno, entro il mese successivo alla chiusura delle preiscrizioni fatte a gennaio, in modo da dare alle scuole e ai comuni il tempo per reperire le figure di supporto necessarie. Al momento, infatti, le Ats comunicano gli aventi diritto al sostegno tra giugno e luglio. Ciò significa cercare insegnanti di sostegno a settembre, in ritardo. Con la nostra mozione chiedevamo anche di recuperare fondi aggiuntivi per gli assistenti educativi scolastici, così da rispondere in maniera più efficace alle esigenze del territorio, con particolare riguardo verso le realtà sprovviste o carenti di insegnanti di sostegno. La risposta di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia è stata un chiaro no" spiega il consigliere comasco.

"Oggi, a poco meno di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, vediamo che negli istituti comaschi mancano insegnanti e non viene garantito il rapporto uno a uno necessario per gli studenti più gravi. Un aumento delle ore dedicate al sostegno e all’assistenza educativa è decisivo per difendere il diritto allo studio e per sostenere il percorso di chi parte da una condizione di maggiore difficoltà e al contempo per migliorare la qualità dell’insegnamento di tutta la classe. Regione Lombardia poteva prevenire questa situazione ma la giunta Fontana ha deciso di tirarsi indietro. A pagarne il prezzo sono gli studenti tutti, con disabilità e non" conclude Orsenigo.

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