L'appello

Caro energia, imprese a rischio chiusura. Erba (M5S): "Uscire dall’immobilismo frenando gli extra-profitti e incentivando le rinnovabili"

"Sacrosante le proteste di commercianti e imprenditori, perché il peso dei costi energetici è diventato insostenibile"

Caro energia, imprese a rischio chiusura. Erba (M5S): "Uscire dall’immobilismo frenando gli extra-profitti e incentivando le rinnovabili"
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Caro energia: i commerciati e le aziende gridano aiuto a causa dell'esplosione dei costi delle bollette che continuano a crescere raggiungendo livelli senza precedenti. Senza l’introduzione di misure urgenti, molte imprese rischieranno di chiudere.

Caro energia, imprese a rischio chiusura. Erba (M5S): "Uscire dall’immobilismo frenando gli extra-profitti e incentivando le rinnovabili"

Così Raffaele Erba, Consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle: "Occorre intervenire, per alleggerire il peso dei costi di luce e gas con due azioni: nel breve periodo attraverso uno scostamento di bilancio mettendo mano agli enormi extra-profitti del settore energetico, ma soprattutto nel medio-lungo termine attraverso interventi strutturali che incentivino e favoriscano la transizione dalle fonti fossili alle rinnovabili. Oggi sono proprio tali risorse ad essere la miglior risposta verso il caro bollette in termini di costi e tempi di installazione. È sempre più evidente l'impatto devastante del caro-bollette sui nostri territori e sui vari comparti produttivi. Sacrosante le proteste di commercianti e imprenditori, perché il peso dei costi energetici è diventato insostenibile. Dall'inizio dell'anno, sia a livello nazionale che a livello regionale, abbiamo invocato interventi urgenti. Nessuno ci ha ascoltati ed oggi ne paghiamo le conseguenze. Le tecnologie rinnovabili sono disponibili e possono essere installate in pochi mesi, ma serve supportare tutti gli imprenditori che decidono di investire nell’autoproduzione energetica. In Regione Lombardia, da febbraio giace ferma in Commissione Attività Produttive la proposta di azione sul tema a mia prima firma, ma è ancora tutto fermo nonostante le disperate richieste di aiuto di negozianti e imprenditori. Chiedo a Regione Lombardia di uscire quanto prima da questo immobilismo perché non c’è più tempo".

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