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Como, a rischio i fondi per la ciclabile europea. Svolta Civica: "La giunta ancora una volta inerte"

Dopo i soldi per i giardini a lago, il Comune potrebbe perdere anche quelli per la Dorsale dei Pellegrini.

Como, a rischio i fondi per la ciclabile europea. Svolta Civica: "La giunta ancora una volta inerte"
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Sarebbero a rischio, concreto, i fondi comunitari che Regione Lombardia ormai più di tre anni or sono aveva messo a disposizione della città di Como per la realizzazione del tratto sul territorio comunale della Dorsale dei Pellegrini. Non proprio l'ultima delle ciclabili di quartiere, calcolando che si tratta di un progetto europeo che collegherà con 3.900 chilometri di pista Londra a Brindisi passando per Milano e Roma e che Como è proprio l'accesso all'Italia per chi si sposterà sul percorso.

Como, a rischio i fondi per la ciclabile europea

Un progetto ereditato dal sindaco Mario Landriscina dalla giunta del suo predecessore Mario Lucini, bloccato da tre anni negli uffici ai quali Regione Lombardia aveva già concesso più tempo. Notizia di oggi è la concreta possibilità di revoca di quei fondi se non si parte con i lavori.

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Una notizia che il gruppo consiliare di Svolta Civica, composto da Vittorio Nessi, Barbara Minghetti e Maurizio Traglio commentano così: "Sarebbe di una gravità inaudita se il Comune andasse a perdere anche il milione e 350mila euro di contributo regionale per la realizzazione delle piste ciclabili progettate dalla precedentemente amministrazione e lasciate a languire per tre anni. Sarebbe il secondo contributo perso, dopo quello, anch’esso cospicuo, revocato in passato sul progetto del rifacimento dei Gardini a lago".

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I consiglieri comunali di opposizione aggiungono: "Qui non si tratta né dell’emergenza Covid (sulla quale abbiamo dichiarato il nostro pieno sostegno all’amministrazione), né di difendere una parte politica. Qui si tratta del bene della città. La giunta si dimostra ancora una volta totalmente inerte, soprattutto in tema di opere pubbliche. Quest’ultimo scandalo si somma a quello delle piscine, del palazzetto dello sport, del Piano del traffico, di Villa Olmo abbandonata. A fronte di tutto ciò, ci permettiamo di “dare in prestito” nostri dirigenti al Comune di Erba. Forse dovrebbe accadere il contrario".

La posizione del Pd: "Non possiamo permetterci di perdere l'ennesima opportunità"

“Non possiamo permetterci di perdere l’ennesima opportunità per rendere Como più vivibile per tutti i nostri concittadini: il Comune di Como si impegni per rispettare le scadenze e a non “bruciare” gli 1,3 milioni di euro messi a disposizione grazie alla Giunta Lucini da Regione per la Dorsale dei Pellegrini e che rischiano di dover essere restituiti” dichiarano Patrizia Lissi, consigliera del Partito Democratico a Palazzo Cernezzi e Tommaso Legnani, segretario cittadino Dem di Como.

“Ben prima dell’emergenza coronavirus sostenevamo la necessità di rendere Como una città aperta alla mobilità sostenibile, in grado di fare spazio a mezzi non inquinanti e attenuare i gravi problemi di smog, traffico e circolazione della Convalle. Con l’arrivo della pandemia, l’attenzione deve essere messa sui mezzi di trasporto alternativi a quelli privati e che possano sgravare il trasporto pubblico locale da pesanti e pericolosi assembramenti. Non dimentichiamo poi il potenziale a lungo termine dell’essere collegati alla Dorsale dei Pellegrini che un domani unirà Londra a Brindisi: attrarre cicloturisti italiani ed europei che tanto servirebbero per contribuire al rilancio del nostro territorio dopo la Pandemia” hanno aggiunto.

“Il Comune di Como aveva e ha - ancora per poco - gli strumenti per realizzare un progetto positivo sotto ogni punto di vista. La pandemia non può essere una scusa per perdere tempo e soldi come è stato fatto per la riqualificazione dei giardini a lago e tanti altri progetti affossati da ritardi e la profonda miopia di un’amministrazione che sa solo viaggiare sull'espletamento delle sue funzioni ordinarie. Landriscina e la Giunta facciano di tutto per non perdere l’ennesima occasione regalata dai loro predecessori per migliorare il presente e il futuro di migliaia di comaschi. O almeno lo facciano per salvare la faccia. La ciclopedonale deve essere completata” concludono i due esponenti del Pd.

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