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Consiglio comunale, il Pd: "Il sindaco di Como spia i consiglieri?"

"E' legittimo che il sindaco consulti i dati personali dei consiglieri comunali senza alcuna finalità istituzionale ma solo per sua curiosità?"

Consiglio comunale, il Pd: "Il sindaco di Como spia i consiglieri?"
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I consiglieri del Pd esprimono la propria perplessità dopo l'ultima seduta del Consiglio di Como, in particolare per alcune dichiarazioni del sindaco Alessandro Rapinese.

"E' inaccettabile"

Patrizia Lissi, Stefano Legnani, Stefano Fanetti ed Eleonora Galli hanno voluto segnalare quanto accaduto nell'assise cittadina con una lettera:

Il sindaco di Como spia i consiglieri comunali?
Nel corso dell'ultimo Consiglio comunale il sindaco, rivolto ai consiglieri comunali di minoranza, ha letteralmente affermato: "E' vero che sono il tutore del dato e posso limitarmi solo ad alcune affermazioni perché in questo momento sono il responsabile del dato e della privacy di questo ente; però, se mi autorizzate, magari qualche dato che vi riguarda lo posso anche dire, se autorizzato, procedura per procedura, perché sono curioso e leggo i documenti".
Di fronte a queste affermazioni sorgono alcuni interrogativi: E' legittimo che il sindaco consulti i dati personali dei consiglieri comunali senza alcuna finalità istituzionale ma solo per sua curiosità? Il sindaco curiosa solo nei dati dei consiglieri comunali o anche in quelli di tutti i cittadini di Como? Ma è solo per curiosità, peraltro inaccettabile, o per altre finalità? Tutto ciò è grave ed inquietante, e getta un’ombra sinistra sul comportamento del sindaco. Sarà interessante sapere cosa ne pensa il Garante della Privacy.

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