Coronavirus - Fase 2, per Turba la Lombardia deve ripartire: "Finora pochi e maldestri interventi del Governo"
Per il sottosegretario leghista "è fondamentale la programmazione".
Mentre i contagi si stabilizzano in Lombardia e la pressione sulle terapie intensive cala notevolmente, la cosiddetta Fase 2 per la ripartenza diventa il tema caldo che sta inasprendo il già delicato rapporto tra la Regione guidata da Attilio Fontana e il Governo di Giuseppe Conte, al quale spetta la decisione sulla riapertura delle attività produttive.
Coronavirus - Fase 2, per Turba la Lombardia deve ripartire
“La Lombardia, Regione più importante d’Italia e tra le più virtuose d’Europa, deve ripartire, certamente in sicurezza ma deve ripartire, perché se non produce la Lombardia si ferma tutto il Paese”. È categorico il sottosegretario di Regione Lombardia, con delega ai Rapporti con il Consiglio regionale, il comasco Fabrizio Turba.
“È doveroso che una decisione così importante, - ha detto ancora – venga presa con tutti gli stakeholder interessati e che ciò avvenga con una opportuna programmazione. Sono questi i presupposti alla base della decisione del Governatore Fontana di organizzare, nella giornata di ieri, venerdì 17 aprile, gli stati generali del patto per lo sviluppo, importante appuntamento al quale hanno partecipato associazioni di categoria, rappresentanti delle università, sindacati, istituzioni e i capigruppo di maggioranza e opposizione e dove si sono valutati i diversi scenari sui quali concentrarci”.
“Gli interventi, pochi e maldestri del Governo, - ha detto ancora - non permettono alle aziende, alle ‘partite iva’ e a tante altre categorie di lavoratori di superare la crisi e se si aggiunge la continua chiusura delle attività si capisce che a breve il Paese non reggerà; bisogna intervenire e soprattutto bisogna far ripartire la locomotiva d’Italia, anche perché i tempi e le modalità di un’azienda chiusa da settimane sono importanti e non immediati quindi più si tarda l’apertura più si complica la vita agli imprenditori. Per farlo sarà necessario rispettare assolutamente le principali regole per tutelare la propria salute e quella degli altri, non creare assembramenti, mantenere il distanziamento sociale, indossare sempre la mascherina e lavarsi spesso le mani. Inoltre, come abbiamo iniziato a fare, bisognerà confrontarci con tutte le categorie di lavoratori per capire come poter ripartire, immagino, ad esempio, ad orari scaglionati, a metodologie per evitare assembramenti sul trasporto pubblico e a una ripresa diversificata tra le diverse attività”.
“Ricordo che già oggi, giustamente, – ha sottolineato ancora Fabrizio Turba – alcune attività sono consentite, penso alla cura e manutenzione del verde, allo stesso tempo e con tutte le modalità di sicurezza, si potrebbe ricominciare anche con la riqualificazione di strade e marciapiedi, sfruttando questo periodo di scarsa affluenza di automobili e pedoni”.
“Dovremo convivere ancora molto con questo maledetto virus, almeno fino alla scoperta del vaccino, ma fino ad allora non possiamo stare chiusi in casa ed per questo che Regione Lombardia sta pensando alla fase 2, però per far sì che ciò accada nel breve periodo è fondamentale la programmazione, ed è su questo che stiamo lavorando intensamente”, - ha concluso l’esponente della Giunta.