l'intervista

Coronavirus, il presidente Alessandro Fermi: "No all'utilizzo del Sant'Anna perché abbiamo concentrato le forze in Fiera" VIDEO

Anche il presidente del consiglio regionale lombardo fa appello ai cittadini: "Restate a casa, è l'unico vaccino".

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Sono giorni difficili per i vertici di Regione Lombardia. Il Governatore Attilio Fontana e tutta la sua squadra sono infatti in prima linea per fronteggiare l'emergenza Coronavirus di cui è epicentro proprio la nostra Regione. In questa situazione si è reso disponibile a rispondere a qualche domanda in questo clima di incertezza il presidente del consiglio regionale della Lombardia, il comasco Alessandro Fermi.

Coronavirus, intervista al presidente Fermi

La situazione comasca: ad oggi, è abbastanza "sotto controllo"?

"Il comparto sanitario comasco è certamente sotto stress ma non fuori controllo e quindi è ancora in grado di rispondere alle esigenze che questa emergenza sanitaria sta provocando".

Da più parti è stato suggerito di utilizzare il vecchio Sant'Anna per i pazienti Covid: è fattibile?

"E' un'ipotesi che, come per altri ospedali dismessi negli ultimi anni, è stata presa in considerazione ma poi scartata perché la decisione - credo corretta - è stata quella di concentrare gli sforzi e le risorse per realizzare all'interno di Fiera Milano di un padiglione con 400/600 posti letto di terapia intensiva che consentirà di alleggerire il comparto ospedaliero lombardo sotto pressione".

Molti cittadini si chiedono perché i Comuni non disinfettano le strade: ci sono indicazioni di Regione in questo senso?

"Non c'è alcuna necessità di pulire le strade con prodotti differenti da quelli che vengono utilizzati normalmente dai nostri sindaci perché non c'è alcuna certificazione che l'aggiunta di alcuni prodotti non possa essere dannosa per la salute nostra o degli animali".

Il presidente Fermi rinnova quindi il suo appello: "State a casa perché questo è l'unico vaccino che noi abbiamo a disposizione in questo momento". Il suo grazie a tutti coloro che stanno lavorando in prima linea contro l'emergenza.

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