Seduta consiliare

Corso XXV Aprile, la maggioranza lascia l'aula e in Consiglio resta solo Ciceri (FdI): "Una scelta che non è stata condivisa. Manca collaborazione"

Scatta la polemica sulla decisione del gruppo del sindaco di abbandonare la seduta al momento della presentazione della mozione contro il progetto del centro città.

Corso XXV Aprile, la maggioranza lascia l'aula e in Consiglio resta solo  Ciceri (FdI): "Una scelta che non è stata condivisa. Manca collaborazione"
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Al loro posto, oltre alle minoranze,  solo il consigliere Luisella Ciceri e il presidente del Consiglio comunale Claudio Ghislanzoni

Seduta sospesa per mancanza del numero legale

Ieri, lunedì 26 maggio, in Consiglio comunale a Erba, al momento di presentare l'ultimo punto all'ordine del giorno relativo alla mozione sul "Progetto di trasformazione di corso XXV Aprile" - del capogruppo di opposizione Doriano Torchio (Democrazia partecipata) - la maggioranza del sindaco  Mauro Caprani ha lasciato l'aula.
Tutti tranne il presidente del Consiglio comunale Claudio Ghislanzoni e il consigliere Luisella Ciceri. Entrambi di Fratelli d'Italia.
La seduta è stata sospesa per un quarto d'ora, per capire se ci fosse il numero legale per proseguire. Non sono bastati, però, gli otto consiglieri presenti - due di maggioranza e sei di opposizione - per permettere la prosecuzione del Consiglio. E per le minoranze si parla di crisi interna al gruppo di Caprani che non sarebbe così compatto come vuole apparire. Già nei mesi scorsi si era assistito a malumore crescente, in particolare proprio da FdI.

"Non sono lì per alzare la mano e basta: non mi piacciono le imposizioni dall'alto"

Critica verso i colleghi di maggioranza il consigliere di Fratelli d'Italia Luisella Ciceri, rimasta al suo posto in aula. Così come Ghislanzoni. Una presa di posizione del gruppo del sindaco che non era stata condivisa con loro:

"Non sono stata informata della cosa. E' stata una cosa imposta, senza condivisione. Io continuo a ripeterlo: servono collaborazione e condivisione. Anche per questo importante progetto. Le cose imposte dall'alto non sono mai piaciute e la mia decisione di rimanere non è stata un affronto ma, al contrario, una richiesta di partecipazione a tutto: non sono lì per alzare la mano e basta. Faccio parte di una maggioranza e vorrei essere coinvolta come ho visto che è stato fatto con tutti gli altri, tranne che con me. E questo non mi va bene".

"Ascoltare era doveroso. E' mancato rispetto"

Parla di mancanza di rispetto il consigliere Ciceri, in merito alla mancanza di confronto tenuta dal gruppo di maggioranza:

"Parto dal presupposto che ci voglia rispetto per tutti i colleghi, sia di maggioranza che di minoranza. Sono convinta che il diritto di parlare l'abbiano tutti e penso che ascoltare sia doveroso. Se poi non si fosse voluto partecipare alla discussione o votare contro era legittimo, ma l'ascolto deve esserci. E' una questione di rispetto che è mancato. Io ho scelto di rispettare l'istituzione che il Consiglio comunale rappresenta, chi mi ha votato e anche i consiglieri di minoranza, che ben comprendo avendo fatto cinque anni tra le fila dell'opposizione".

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