Dopo la revoca della nomina a Paolo Farano (FdI) lo scorso agosto, ora il sindaco di Erba Mauro Caprani ha affidato Cultura e Istruzione a Matteo Redaelli (FI) che già aveva sulle spalle Affari generali, Legalità e trasparenza, Tributi, Finanze, Programmazione e controllo, Servizi demografici, Polo catastale ed Eventi.
Giunta, da un anno valzer di nomine e assegnazioni
Giunta: dopo la revoca delle deleghe all’architetto Paolo Farano, il sindaco di Erba Mauro Caprani ha ora affidato due settori al già assessore Matteo Redaelli che nel dicembre dello scorso anno aveva “ereditato” gli Eventi dalla vicesindaco dimissionaria Sofia Grippo. A lui, ora, sono andati Cultura e Istruzione, rimasti in capo al primo cittadino fino a ieri. Redaelli era entrato in Giunta con le deleghe ad Affari generali, Legalità e trasparenza, Tributi, Finanze, Programmazione e controllo, Servizi demografici e Polo catastale. Da un anno a questa parte, dopo le dimissioni prima di Anna Proserpio, a cui erano seguite quelle di Grippo, la Giunta ha subito un rimpasto e un valzer di nomine e assegnazioni che ha modificato il gruppo che affianca il sindaco.
Altri incarichi a tre consiglieri comunale
Il sindaco Caprani ha però assegnato altri incarichi: a Erica Rivolta sono stati affidati i processi di gestione della Villa Candiani, il Marketing Territoriale e le attività culturali a supporto dell’assessore Redaelli; a Mario Muscari le attività rivolte al restauro conservativo della Villa Ceriani e della Villa Candiani; a Giorgio Zappa i rapporti con le istituzioni scolastiche del territorio, anche in questo caso a supporto di Redaelli.
“Ci sarà tanto da fare, ma faremo bene”
Non nasconde entusiasmo l’assessore Matteo Redaelli:
“Ringrazio il sindaco e il gruppo di maggioranza per queste deleghe. Ci sarà tanto da fare, ma sono ben felice di essere in squadra con Zappa e Rivolta: siamo pronti e faremo bene insieme. Entro in punta di piedi, avrò modo di conoscere in modo approfondito la realtà. Anche se, anche dopo la revoca di Farano, abbiamo comunque lavorato. Ora lo farò con titolarità“.