Le dichiarazioni

Dimissioni Moratti: il commento dei politici comaschi Braga, Orsenigo, Erba

Tutti preoccupati per lo stato della sanità regionale e comasca. Qualcuno chiede le dimissioni di Fontana.

Dimissioni Moratti: il commento dei politici comaschi Braga, Orsenigo, Erba
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Un vero e proprio terremoto quello che ha scosso Regione Lombardia questa mattina, mercoledì 2 novembre 2022: Letizia Moratti ha rassegnato le dimissioni dichiarando ufficialmente finito il rapporto di fiducia con il presidente Attilio Fontana. Non potevano esimersi dal commentare una tale scissione i politici del nostro territorio.

Dimissioni Moratti: il commento dei politici comaschi Braga, Orsenigo, Erba

Così Chiara Braga, Deputata Pd, Segretaria dell'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati:

"Avventure politiche personali, guerre intestine, visioni contrastanti persino sulla gestione dell’emergenza sanitaria, che in Lombardia oggi strizza l’occhio ai no vax. Le dimissioni di Letizia Moratti certificano che il sistema di potere del centro destra lombardo ha fallito ed è irrimediabilmente in crisi. La risposta ai problemi dei lombardi non potrà venire dalla Lega, né da un modello di centrodestra imposto da Berlusconi vent’anni fa, di cui la Moratti è stata da sempre espressione e interprete. Serve un progetto radicalmente alternativo, che guardi all’interesse pubblico - a cominciare dalla sanità - che dia valore alle comunità, che assuma l’ambiente come vero fattore di sviluppo sostenibile e di miglioramento della qualità della vita delle cittadine e dei cittadini lombardi. Dopo le ferite della pandemia, c’è bisogno di cura e rammendo. Il Partito Democratico e tutte le forze che sono state all’opposizione di questa pessima destra in Lombardia sono chiamate a una grande responsabilità, per costruire insieme e con generosità una nuova stagione per il governo della Lombardia".

Così, invece, Angelo Orsenigo, consigliere regionale del PD, originario di Figino Serenza:

"Lasciano perplessi le dimissioni dell’assessore alla Sanità Letizia Moratti. A pochi mesi delle elezioni regionali questo atto grave ha più il sapore amaro di promesse disattese e di poca chiarezza nei rapporti all’interno della Giunta di Regione Lombardia, come già dimostrano le dichiarazioni del neo assessore Bertolaso. Queste sembrano essere beghe tra cariche e partiti, di cui i lombardi non hanno certamente bisogno. Sono, invece, molto preoccupato per lo stato della sanità regionale perché non dimentichiamo che proprio in questo momento nell’intera Regione, e nella provincia di Como in particolare, si evidenziano tutti i segni di un sistema sanitario regionale abbandonato a sé stesso. Le dimissioni di Moratti mettono sotto i riflettori le mancanze della Giunta Fontana, che per l’ennesima volta non ha avuto un assessore in grado di migliorare seriamente un settore così fondamentale e delicato".

E ancora, mettendo un focus sul territorio comasco:

"Ricordiamo che a Como - continua Orsenigo - mancano 74 medici di base, mancano visite mediche in tempi celeri, mancano posti letto in ospedale e mancano pronti soccorso efficienti.  Mancano anche le numerose strutture promesse dalla Regione, ovvero la gran parte delle Casa di comunità sul territorio. Oggi si è vista una nuova girandola di nomine con un nuovo assessore alla Sanità, evidente segno che la giunta Fontana non è stata in grado di individuare persone con a cuore il vero interesse dei lombardi. Ora con le elezioni regionali ai lombardi si spalanca l'occasione di cambiare davvero volto alla Regione da troppo tempo tramortita dal Centrodestra".

Infine, le dichiarazioni di Raffaele Erba, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle:

"La decisione della Moratti non ci coglie di sorpresa: è sotto gli occhi di tutti che il centrodestra lombardo sia completamente allo sfascio, diviso sui temi più importanti. Da mesi il Consiglio Regionale era fermo proprio per l’incapacità da parte della maggioranza di portare avanti una linea comune. Tutto questo mentre i cittadini attendono ancora in coda fuori dalle strutture sanitarie a causa di liste di attesa infinite. È evidente che i politici di centrodestra non stessero affrontando i veri problemi importanti dei lombardi: continuiamo ad attendere risposte sul caro-bollette e su emergenze sociali ed economiche. Oggi cade il velo sull’ipocrisia di questi mesi ed il completo disinteresse da parte di Lega, Forza Italia e Fratelli D’Italia sulla Lombardia. Per questo come Movimento 5 Stelle chiediamo subito le dimissioni del Presidente Fontana".

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