Doppia tassazione frontalieri, Pollini (M5s): "In Commissione persa occasione di ascolto e confronto"
"Una nuova tassa, introdotta dal Governo senza alcun confronto con territori, amministrazioni locali e sigle sindacali"
"Ieri sera la Commissione speciale “Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine – Rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera” avrebbe dovuto ascoltare la voce dei sindacati CGIL, CISL, UIL, OCST, SYNA, UNIA e ACLI in merito alla compartecipazione al Servizio Sanitario Nazionale prevista dalla legge 213/2023. Una norma che introduce un innalzamento della pressione fiscale sulle famiglie dei lavoratori frontalieri. Stiamo parlando di una problematica che riguarda circa sessantamila lavoratori lombardi".
Così la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Paola Pollini sul tanto discusso tema delle tassazioni ai frontalieri che nelle ultime settimane sta tenendo banco al Pirellone.
"Non c'è stato confronto"
"Una nuova tassa, introdotta dal Governo senza alcun confronto con territori, amministrazioni locali e sigle sindacali. Ieri sera avremmo voluto ascoltare il parere dei rappresentanti auditi e capire le modalità di intervento di Regione Lombardia. Spiace invece sottolineare l’atteggiamento della presidenza della Commissione, più impegnata a interrompere e a stigmatizzare diversi interventi piuttosto che ad ascoltare quanto auditi e consiglieri avessero avuto da dire. Riteniamo che un simile atteggiamento, oltre che una mancanza di rispetto e un’occasione perduta, rappresenti una grave assenza di senso istituzionale verso chi rappresenta la voce di molti frontalieri. Cogliamo l’occasione per portare la nostra vicinanza ai rappresentanti sindacali e ai colleghi consiglieri che hanno subito un trattamento che per nulla si addice ad una commissione consiliare".