verso le urne

Elezioni Como 2022, Minghetti dice "no" al potenziamento del Termovalorizzatore

A convincere la coalizione di centrosinistra il fatto che non saranno i fanghi comaschi ad essere bruciati lì.

Elezioni Como 2022, Minghetti dice "no" al potenziamento del Termovalorizzatore
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Inutile negarlo: il progetto per il potenziamento del Termovalorizzatore di Como sarà inevitabilmente tema che i candidati a sindaco del capoluogo dovranno affrontare. Ad Alessandro Rapinese, che anche questa volta correrà esclusivamente con la sua lista civica, ha già detto "no" a questo progetto, si aggiunge la candidata del centrosinistra Barbara Minghetti.

Elezioni Como 2022, Minghetti dice "no" al potenziamento del Termovalorizzatore

“Con la coalizione che mi sostiene ci siamo dati un metodo: no a facili slogan, sì ad avere sempre al centro dei nostri sforzi la tutela dei cittadini. La questione della terza linea è la prova della bontà di questo metodo e della nostra determinazione”. Queste le parole di Barbara Minghetti a introdurre la decisione di esprimere parere contrario all’ipotesi di un ampliamento del forno inceneritore di Como.

La coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Barbara Minghetti – per ora formata da Partito Democratico, Svolta Civica, Europa Verde e Agenda Como 2030 – comunica quindi la propria contrarietà all’ipotesi progettuale di realizzazione di una terza linea del termovalorizzatore di Acsm-Agam da parte della stessa azienda.

La presa di posizione arriva alla luce delle indicazioni fornite sin qui dalla Commissione speciale comunale che ha approfondito la questione. "In particolare, quanto riportato dall’amministratore delegato di Como Acqua (soggetto gestore della rete idrica e di depurazione della provincia di Como), che ha chiarito come i fanghi di depurazione del nostro territorio verranno trasformati in biogas o conferiti in un nuovo impianto di trattamento che la stessa Como Acqua ha in programma di realizzare, indica chiaramente l’assenza di necessità di attivare a Como una nuova struttura per l’incenerimento dei fanghi - spiegano dalla coalizione - A ciò si aggiunga l’ulteriore indicazione, che non possiamo ignorare: 'che i fanghi destinati alla distruzione non arriveranno dalla provincia di Como e probabilmente neppure da quelle limitrofe, bensì da tutta la Regione e forse addirittura da fuori Regione', aggravando moltissimo la situazione viabilistica e di inquinamento del nostro territorio".

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