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Elezioni Como 2022, Minghetti: "Pronti alla sfida della transizione ecologica"

L'incontro è andato in scena questa mattina.

Elezioni Como 2022, Minghetti: "Pronti alla sfida della transizione ecologica"
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Quello della transizione ecologica è uno dei tavoli del programma più corposi all’interno della coalizione che sostiene la candidata sindaca di Como, Barbara Minghetti e raggruppa tutti i temi che hanno a che fare con gli obiettivi di miglioramento delle condizioni generali della nostra città, dalla sua mobilità alla qualità dell’aria, dalla gestione dell’energia a quella del verde, passando dalla tutela del territorio e dalla prevenzione del rischio idrogeologico. Nell’ambito della transizione ecologica si inserisce anche il grande tema della rigenerazione urbana e del consumo di suolo, che, data la sua complessità e specificità, sarà oggetto di un prossimo approfondimento e relativa comunicazione.

Elezioni Como 2022, Minghetti: "Pronti alla sfida della transizione ecologica"

“La transizione ecologica rappresenta una parte cruciale del nostro programma – spiega Barbara Minghetti - Talmente importante che abbiamo deciso di inserire in un'unica visione di insieme tutti gli aspetti correlati strettamente ad essa. Ovviamente, ogni sotto tema è stato approfondito specificamente e sono molto soddisfatta del lavoro svolto. Ci siamo dati obiettivi ambiziosi, ma concreti. Di fronte ai quali non è più possibile far finta di nulla”.

“Le città sono protagoniste assolute della transizione ecologica - commenta l’onorevole Chiara Braga, responsabile nazionale del PD per la transizione ecologica - perché nelle città si concentrano molti dei principali problemi ambientali - inquinamento, consumo di suolo, impatto dei cambiamenti climatici - ma anche molte delle energie e delle intelligenze collettive che possono contribuire a dare una soluzione a questi problemi. Como può aspirare a diventare una città davvero sostenibile e la prossima amministrazione dovrà porsi alla guida di questo percorso. Come? Investendo sulle grandi bellezze ambientali della nostra città, valorizzando il lago e le aree verdi urbane, puntando su energie rinnovabili e efficienza energetica, confermando l’impegno sul contenimento del consumo di suolo e sostenendo la rigenerazione fisica e sociale soprattutto dei quartieri, che dovranno essere al centro delle politiche di miglioramento ambientale. La cura del territorio e dei corsi d’acqua urbani e una seria politica di adattamento ai cambiamenti climatici possono essere anche l’occasione per attivare forme di coinvolgimento e partecipazione delle associazioni, del Terzo Settore e dei cittadini, a partire dai bambini e dai ragazzi che sono i più impegnati a livello locale e globale su questi temi. Como merita una guida amministrativa che creda fermamente nell’importanza delle politiche ambientali, per migliorare concretamente la qualità della vita dei suoi cittadini e che sia capace di lavorare con gli altri livelli istituzionali- Governo, Regione ma anche Provincia e Comuni limitrofi - per reperire risorse e condividere progetti ambientali di qualità".

Il tavolo, coordinato da Elisabetta Patelli, con il supporto di Giovanni Bartesaghi, Stefano Vaccaro e Matteo Introzzi, ha stilato una serie di obiettivi da raggiungere nei prossimi cinque anni. Sul fronte energia, l’obiettivo è di ridurre nel prossimo mandato amministrativo del 30% i consumi delle proprietà del Comune. Quest’obiettivo sarà raggiunto limitando gli sprechi di energia elettrica e termica, riqualificando almeno 5 edifici tra i più energivori (es. Municipio, struttura di via Del Doss, Mercato) in modo da produrre, per quegli immobili, un risparmio di almeno il 50% dei consumi. In tutte le strutture saranno implementati sistemi di “saving energetico” per la riduzione degli sprechi.

In 25 edifici di proprietà comunale l’illuminazione pubblica interna (indoor) sarà trasformata a LED, con riduzione dei costi per ogni edificio del 60-65%. In chiave di sostenibilità energetica, gli interventi di rigenerazione urbana (ad esempio quello in Ticosa) dovranno garantire la presenza di veri e propri “hub energetici”, in grado di soddisfare il bisogno energetico del comparto riqualificato. Verranno promosse le cosiddette “comunità energetiche”, previa ricognizione delle fonti energetiche rinnovabili della città. Attraverso la messa in rete delle possibili fonti, l’obiettivo è la riduzione al ricorso all’energia di rete per determinati ambiti.

Il verde, gli animali e tutela del territorio

La cura del verde e tutti gli aspetti ad essa collegati rivestirà un ruolo decisivo, nell’ottica di una città sempre più godibile, dai quartieri al centro. Verrà realizzato il Piano comunale del Verde, strumento strategico di pianificazione territoriale. In esso possono convergere diverse misure d’intervento e azioni: censimento del verde pubblico (e delle attrezzature pubbliche/ludico-sportive); catasto degli alberi; regolamento del verde pubblico e privato; bilancio arboreo. Saranno implementate misure di riforestazione, sia nei giardini centrali e di quartiere (obiettivo min. 1000 nuovi alberi), sia nei parchi e nelle aree verdi estese (obiettivo min. 2000 nuovi alberi), anche mediante partecipazione da parte di privati. Questa azione comprende la piantumazione di un albero per ogni nascituro residente in Comune di Como.

Le aree dismesse saranno oggetto di prescrizioni precise in chiave di ri-naturalizzazione. Strettamente connesso con la nuova politica del Verde, sarà previsto l’ampiamento delle aree di sgambamento per cani, sia in centro sia nei quartieri, in una Como sempre più “Amica degli animali”. In questo quadro, saranno incrementati i cestini per le deiezioni e i dispenser di sacchetti per la raccolta delle stesse. Per la Tutela del territorio e della risorsa idrica, sarà Regione, sarà dato impulso, insieme con Provincia e Regione, a un Piano di prevenzione del rischio idrogeologico, nella consapevolezza che quanto viene investito in prevenzione ammonta a circa un settimo di quanto costano gli interventi di ripristino in caso di alluvioni, frane o esondazioni.

Economia circolare

Altro capitolo centrale nella programmazione sulla transizione ecologica è quello relativo alla cosiddetta economia circolare. Posto che il nuovo appalto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è in corso di assegnazione, sarà fondamentale lavorare nella direzione di una riduzione del rifiuto prodotto, anche attraverso la attivazione di filiere virtuose sul territorio. In questo senso sarà compito del Comune favorire e stimolare i processi di cosiddetta “simbiosi industriale”, anche attraverso meccanismi di incentivazione.

Verranno attivati sul territorio comunale i “centri del riuso”, per ridurre drasticamente gli sprechi e alimentare la circolarità del processo economico. Per l’ottimizzazione dei costi, il Comune si farà promotore della sharing economy attraverso la condivisione di informazioni e beni che possano essere utilizzati dalla comunità. Verrà rilanciata l’attività delle Guardie Ecologiche Volontarie, interlocutori importantissimi sia per l’amministrazione sia per i cittadini, in chiave di supporto e di controllo del territorio.

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