Elezioni Como 2022, Minghetti sui quartieri: "Servono bandi per le piccole attività commerciali e canoni agevolati per gli spazi comunali in disuso"
La candidata del centro sinistra propone l'apertura di “spazi per il lavoro agile”.
Una popolazione che invecchia e un sistema del lavoro in cui il Comune deve farsi parte attiva per offrire nuovi servizi e nuove opportunità a cittadini e imprese, rimettendoli al centro delle scelte dell’amministrazione. Parte da un’analisi dei dati la presentazione dei nuovi punti programmatici di Barbara Minghetti, candidato sindaco del centrosinistra a Como. Nuovi punti frutto del lavoro del tavolo dedicato allo Sviluppo, coordinato da Davide Vavassori, Andreé Cesareo e Michele Tomaselli.
Elezioni Como 2022, Minghetti sui quartieri
“Rimetteremo il cittadino, quale fruitore finale dei servizi, al centro dell’azione amministrativa, in ogni direzione e ambito. Per far questo, insieme con il tavolo dello Sviluppo, abbiamo immaginato una serie di azioni che puntano proprio a quest’obiettivo, in un’ottica di sussidiarietà e di innovazione. Partiamo da alcuni dati – dice Minghetti – La popolazione di Como sta invecchiando: in dieci anni (dal 2010 al 2020) la fascia più ampia di residenti è passata dai 40-44 anni ai 50-54 anni. Ciò significa che la popolazione anziana non ha ricambio dalle nuove generazioni. Il trend è costante e ci impone serie riflessioni. Ogni quartiere dovrà tornare ad avere una nuova vitalità, e per questo sarà nostra cura sostenere e incentivare il commercio di vicinato e i mercati di quartiere che, insieme con le politiche di portierato sociale e all’apertura delle case di quartiere, offrirà punti di riferimento e strutture che possano migliorare la vita nella quotidianità".
"I mezzi per sostenere questo percorso sono diversi - prosegue - da bandi specifici per le piccole attività commerciali, alla messa a disposizione a canoni super agevolati alcuni spazi comunali in disuso da anni. Al momento, una quarantina di immobili risulta libera da ogni utilizzo. Il benessere di una comunità e le relazioni sociali nascono da un tessuto economico e sociale vivo, in tutti i quartieri che sto frequentando questa esigenza è ben presente”.
Ma, lo sguardo di Minghetti va anche alle imprese e lavoratori presenti nel comune di Como. “Un’amministrazione, nell’ambito delle politiche del lavoro, ha soprattutto il compito di favorire nuove opportunità e anticipare i bisogni di chi ogni giorno fa i conti con l’organizzazione della propria vita tra famiglia e lavoro. Per questo, abbiamo immaginato l’apertura di “spazi per il lavoro agile”, ovvero spazi pubblici dove sia possibile svolgere attività lavorative sempre più richieste (call conference, incontri, pianificazione) nel corso della giornata. Come per gli studenti esistono le biblioteche quali luoghi di studio, gli spazi per il lavoro agile saranno rivolti ai lavoratori, professionisti o dipendenti”.
“In ogni caso – conclude Minghetti – ogni scelta sarà fatta all’interno di un permanente confronto con le associazioni di categoria, corpi intermedi e realtà produttive che, come ho detto nei giorni scorsi, saranno da me coinvolti in quello che ho voluto chiamare il Patto per lo Sviluppo, che mensilmente si riunirà per concertare le migliori soluzioni per la città. L’obiettivo è di trasformare il ruolo del Comune da sostanzialmente passivo nelle attività economiche cittadine, a proattivo, per essere da stimolo costante a una crescita economica e sociale”.