Frontalieri: casellario giudiziale non più obbligatorio
Rimosso l'ultimo ostacolo all'intesa definitiva tra Roma e Berna sul nuovo sistema fiscale: clamoroso dietrofront del governo ticinese.
Frontalieri e fisco: clamoroso dietrofront del governo ticinese
Frontalieri: a un passo l'accordo sulla fiscalità
Il Consiglio di Stato ticinese - riunitosi oggi nella sede di Bellinzona - ha revocato, con tre voti favorevoli e con il voto contrario dei due consiglieri della Lega dei Ticinesi, l'obbligo di deposito del casellario giudiziale per i lavoratori frontalieri (permesso G) e per gli stranieri dimoranti (permesso B). Alla fine del mese di maggio, a Berna, il sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto della Vedova aveva posto questa decisione come condizione inderogabile per la firma dell'intesa preliminare. Le autorità italiane, infatti, avevano definito la misura discriminatoria nei confronti dei lavoratori italiani, dal momento che gli altri cantoni non prevedono quest'obbligo per la manodopera proveniente da altri Paesi.
Il nuovo regime fiscale
Rimosso l'ultimo ostacolo al negoziato tra Italia e Svizzera, si avvicina per i frontalieri un nuovo sistema di tassazione. I lavoratori residenti oltre confine, attualmente tassati unicamente dalla Confederazione - che riversa il 38,8% delle imposte riscosse ai comuni italiani di frontiera - saranno tassati anche dall'Agenzia delle Entrate in base alle aliquote italiane, con la detrazione della parte già versata in Svizzera. Tuttavia le nuove norme non saranno applicate a breve: dopo la firma dell'intesa tra Roma e Berna, infatti, si aprirà un lungo iter parlamentare per l'introduzione di eventuali correttivi e compensazioni.
Reazioni opposte sul Lario e in Ticino
Su Facebook non si è fatta attendere la protesta del Consigliere della Lega dei Ticinesi Norman Gobbi, promotore dell'obbligo di presentazione del casellario e primo sostenitore della campagna referendaria "Prima i nostri": «Una misura per la nostra sicurezza, la sicurezza di tutto il Cantone, verrà presto a cadere. Sono fortemente contrariato e continuerò a far sentire la voce del Ticino che vuole un'immigrazione controllata». Di tenore opposto il commento pubblicato poche ore dopo dal Consigliere regionale Francesco Dotti (FdI): «Vittoria dei frontalieri! Il casellario giudiziale bocciato dal Governo di Bellinzona. Bravi svizzeri, finalmente una mossa giusta: con l'arroganza non si va da nessuna parte!»