Gestione idrica a Cantù: il Pd scrive all'Autorità per evitare l'aumento

Per evitare l'aumento delle tariffe, il capogruppo scrive all'autorità dell'acqua pubblica.

Gestione idrica a Cantù: il Pd scrive all'Autorità per evitare l'aumento
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Il Pd all'attacco della gestione idrica a Cantù da parte dell'amministrazione Arosio. Ecco le parole del capogruppo Pd in Consiglio comunale a Cantù, Filippo Di Gregorio.

Gestione idrica a Cantù: lettera ad Arera

"Il Comune viene multato dall’Autorità dell’acqua pubblica per 2500 euro? Decide di spenderne quasi altrettanti per fare ricorso. Il PD chiede alla stessa Autorità garante di non applicare l’aumento del 6% delle tariffe acqua per il prossimo anno.

Con una lettera inviata a Arera (Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente), e per conoscenza al Comune di Cantù, come gruppo consigliare del Partito democratico del Comune di Cantù abbiamo chiesto all’autorità competente di 'valutare con particolare attenzione l’opportunità di autorizzare o meno l’aumento tariffario deciso dalla Conferenza dei Comuni dell’Ato di Como, in quanto, a giudizio dello scrivente, la tariffa copre abbondantemente i costi previsti dal MTI e garantisce una quota significativa di introiti non giustificati dal servizio reso'. Insomma, l’aumento dell’acqua che l’assemblea dei comuni della provincia di Como ha votato il 19 aprile scorso potrebbe essere eccessivo. Si tratta di un aumento medio di circa il 6% del prezzo 2018.

Le ragioni di questa richiesta derivano da alcune considerazioni.
Le nuove tariffe, che Arera dovrà accogliere, comprendono la quota di copertura dei costi per l’ammortamento dei beni immateriali e del canone di concessione.  L’l’incidenza dei costi di concessione della sola Canturina Servizi Territoriali ammontano a € 287.000 (ammortamenti immateriali) e € 60.000 per un totale annuo quindi di € 347.000 pari, da sole, al 10% del fatturato della Canturina per il S.I.I. (€ 3.560.000 circa). Un eventuale addebito in tariffa di costi non strettamente connessi al servizio non rispetta il dettato delle normative europee (copertura integrale del costo del servizio in tariffa) così come recepito dal D.Lgs 152 del 2016 art. 154.

Si aggiunga poi che, come altre amministrazioni comunali e altre aziende partecipate della Provincia di Como, come Canturina Servizi Territoriali, il Comune di Cantù è stato sanzionato da Arrera con una multa di 2.500 euro per aver dichiarato, quali rate di mutui di competenza rispettivamente degli anni 2014-2015 e 2016-2017, valori di rimborso che sono risultati essere non pertinenti alla realizzazione di infrastrutture del Sistema Idrico Integrato (SII).

Per di più, Canturina Servizi Territoriali S.p.a., gestore del servizio di acquedotto nel Comune di Cantù, non ha dichiarato tra le poste rettificative dei costi della produzione, in particolare tra gli accantonamenti in eccesso rispetto all’applicazione di norme tributarie (non deducibili fiscalmente), l’accantonamento al fondo rischi registrato a bilancio nell’anno 2012. Che questo sia avvenuto, lo ha ammesso la stessa società nella nota ad Arera del 20 novembre 2017.

Il contenzioso

Infine, in violazione di specifica delibera Arera, l’altra società partecipata del Comune di Cantù, Sud Seveso Servizi, non ha applicato un particolare moltiplicatore tariffario (denominato ϑ) approvato dall’Autorità con la medesima deliberazione; infatti, nelle fatture emesse successivamente alla data di pubblicazione della deliberazione 560/2013/R/idr, la società non ha provveduto ad effettuare i relativi conguagli a valere sui consumi del 2012. Sono tutti introiti che le società del servizio idrico che fa capo al Comune di Cantù avrebbero  introitato dai cittadini, e non restituito.

In totale il valore di queste sanzioni è di 63.500 euro, che riguardano il Comune di Cantù (2.500 euro) e le aziende partecipate.
Di fronte a una tale condizione, che mostra un quadro di mancanza di controllo e di azione molto disinteressata dei diritti dell’utenza e dei cittadini, il Comune di Cantù ha deciso di fare ricorso alla multa di Arera: se non fosse drammatico, sarebbe comico. Infatti, per ricorrere contro  la sanzione di 2.500 euro, il Comune ha messo in conto di spenderne 1.723, affidando un incarico a specifica società di San Donato Milanese che svolge queste funzioni. E se il ricorso fosse respinto? La multa l’avremmo pagata due volte. Ogni commento è superfluo".

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