Giunta Como in crisi, Pd: "La smettano con questo teatrino o si torni al voto"
Dal Partito Democratico un commento sull'addio di Simona Rossotti e sui malumori tra gli assessori.
"Se ne stanno andando tutti: finirà che il sindaco rimarrà da solo a governare un’intera città. Forse è ora che vadano a casa e passino nuovamente la parola ai cittadini". E' il commento di Tommaso Legnani, segretario cittadino del Partito Democratico, di fronte all'ennesimo assessore che lascia la giunta di Mario Landriscina.
Giunta Como, Legnani: "Il sindaco rimarrà da solo a governare"
"La giunta è allo sbando. Ormai, oltre a Landriscina, rimangono praticamente poche persone. E il sindaco non molla. Una situazione mai vista altrove, soprattutto in governi di città capoluogo" insiste Legnani.
D’altra parte, fa notare il segretario Pd, “il clima è pesante, gli stessi assessori dicono che è impossibile lavorare, uno dopo l’altro staccano la spina. Adesso tocca alla Rossotti, arrivata entusiasta per occuparsi di cultura e turismo, poi se ne va via probabilmente anche Galli, che aspetta solo l’evento Giro d’Italia per togliere il disturbo. A questo punto, viene da dire peccato che non lasci anche Pettignano, e in modo definitivo, senza ripensamenti, così azzeriamo tutto e ricominciamo da capo".
Uno scenario tale per cui dal Partito Democratico vorrebbero elezioni anticipate. "A questo punto la smettano con questo teatrino oppure vadano a casa e lascino nuovamente la parola ai cittadini di Como, perché la città ha bisogno di essere governata in modo serio. Certo che così non si può continuare: il sindaco che doveva essere indipendente dai partiti, non riesce a tenere sotto controllo alcunché e i risultati sono plateali: cantieri e iniziative ferme, manifestazioni cancellate, lavori in ritardo. Forse al centrodestra serve fare una riflessione e prendere una decisione definitiva".