la querelle

Hub Muggiò, il sindaco Landriscina contro Bertolaso: "Sono allibito, la città è stata offesa e merita delle scuse"

Il primo cittadino: "Non accetto minimamente che si parli di un’area mal collegata"

Hub Muggiò, il sindaco Landriscina contro Bertolaso: "Sono allibito, la città è stata offesa e merita delle scuse"
Pubblicato:
Aggiornato:

Le dichiarazioni di questa mattina, 24 marzo 2021, a SkyTg24 di Guido Bertolaso, che ha definito piazza d'Armi a Muggiò "uno schifo", hanno scatenato un vero e proprio polverone. Le critiche sono arrivate da più parti, non solo per il continuo cambio di piano sull'hub vaccinale comasco, ma soprattutto per le parole usate. A poche ore dalla risposta dell'assessore alla Sicurezza Elena Negretti, che con il settore Protezione Civile aveva lavorato per preparare l'area, arrivano le parole del sindaco di Como Mario Landriscina.

Hub Muggiò, il sindaco Landriscina contro Bertolaso

Le parole del sindaco:

"Sono allibito e amareggiato come sindaco. Peraltro molto arrabbiato, per non risultare scortese nel termine adottato.

Viene offesa la Città, e questo non lo posso tollerare. Non può essere in alcun modo giustificabile eventualmente invocare stanchezza e 'pressione', che certamente spesso si subiscono e si patiscono tra chi riveste ruoli pubblici e non solo. In questo periodo, che registra una quantità infinita di persone che soffrono per mille e mille ragioni, non si può derogare dall’essere responsabili e corretti anche in tema di rapporti Istituzionali. E di reciproco rispetto.

Dopo settimane di attività preparatorie, molteplici valutazioni e tanto silente lavoro da parte di diversi settori comunali, pochi giorni or sono si è svolto un incontro, alla presenza di autorevoli rappresentanti Istituzionali, durante il quale, peraltro non da me, era stata annunciata la volontà di procedere con la realizzazione di una tensostruttura presso l’area di Muggiò destinata ad hub vaccinale ed implementare, anche con una modalità “Drive through”, la potenzialità della prestazione.

Per motivi nel merito dei quali non intervengo, nel corso delle ore immediatamente successive lo scenario si è modificato. 'Nulla questio'. Ho registrato il dato, ringraziato sinceramente quanti hanno lavorato e mi sono limitato a commentare che quello che mi importava era solo l’urgenza di procedere e la competitività della soluzione alternativa.

Oggi in una pubblica dichiarazione dai contenuti inappellabilmente quantomeno sconcertanti, rinvengo le ragioni, o parte di queste, per cui l’opzione è stata cassata. Devo riconoscere che la nuova prospettiva organizzativa che consentirà 20.000 vaccinazioni al giorno (!) è assolutamente meritevole di grande attenzione. Ottimo! Confido che a fronte di questi numeri risulti adeguato il numero dei sanitari, e non solo, che dovranno operare in posto. Se queste sono le ragioni per aver modificato gli intendimenti, non posso che esserne felice.

Non accetto minimamente, invece, che si parli di un’area mal collegata: chiunque conosca la zona può valutare che si trova sulla direttrice Varese-Como-Lecco, ben raggiungibile dall’autostrada e dalle direttrici SS 35 dei Giovi e Canturina. Oltre che servita da mezzi pubblici. Parcheggio ampio e certamente migliorabile in quanto a decoro, ma collocazione strategicamente e logisticamente adeguata anche perché prossima alla struttura Sanitaria che si doveva far carico di gestirla.

Ricordo sommessamente che questa stessa area qualche anno fa fu individuata ottimale per il posizionamento di un ospedale militare campale in occasione di una esercitazione internazionale. Insomma, un’area ritenuta assolutamente idonea, tanto da esserne formalizzato l’utilizzo in una recente delibera della Giunta Regionale. Certo, ben lontana come concezione dalla prestigiosa struttura attualmente in predicato, ma tutt’altro che improponibile in osservazione all’obiettivo da raggiungere.

Ciò detto, avanti tutta con Villa Erba. Se necessario l’Amministrazione ne sosterrà la realizzazione per quanto di possibilità e competenza, nell’esclusivo interesse della popolazione. Non prevedo riserve successive al mio malumore. La collaborazione richiede signorile distacco e concreta partecipazione.

Affido al Presidente Fontana, che ringrazio per accollarsi tutti i problemi che derivano dalla complessa gestione, anche sanitaria, del fenomeno pandemico a livello Regionale, ogni ulteriore opportuna valutazione in merito alle dichiarazioni di oggi. Anche in questi giorni ha coraggiosamente assunto decisioni difficili e importanti in tema di affidamento di quei processi tecnologici indispensabili per migliorare sensibilmente la gestione organizzativa delle prenotazioni.

Molte altre ne serviranno per trovare la misura di quanto serve alla gente in tema di vaccini e, a seguire, per rialzare la testa su quanto già è delineabile in merito alle ricadute socio economiche. Ognuno di quanti, ai diversi livelli Istituzionali, è in prima linea non si sottrarrà di certo alle sue responsabilità e l’unico vero bisogno è adoperarsi per servire. Quindi non entrerò più nel merito di questo davvero triste e deplorevole episodio.

Forse questa nostra Città si meriterebbe delle scuse, soprattutto per come si è comportata in questo lungo e doloroso anno, per come ha reagito e sta reagendo, per come si è posta al servizio di se stessa e della sua collettività senza risparmiarsi nessun sacrificio. Per aver continuamente dimostrato di rialzarsi in piedi dopo ogni colpo subito. Sono certo che continuerà a farlo anche a fronte di qualche grave, ancorché evitabile, inutile ed offensiva pubblica esternazione".

Seguici sui nostri canali