I candidati sindaco del Movimento 5 Stelle firmano il patto anti-mafia e anti-corruzione

I candidati hanno assunto l'impegno a contrastare le possibili infiltrazioni di mafie e la diffusione della corruzione sul territorio.

I candidati sindaco del Movimento 5 Stelle firmano il patto anti-mafia e anti-corruzione
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I tre candidati sindaci del Movimento 5 Stelle hanno pubblicamente assunto l'impegno a contrastare le possibili infiltrazioni di mafie e la diffusione della corruzione sul territorio.

I candidati sindaco del Movimento 5 Stelle firmano il patto anti-mafia e anti-corruzione

Il patto anti-illegalità – promosso dall'associazione nazionale antimafia “Avviso Pubblico” e rilanciato dalla presidente della Commissione Antimafia di Regione Lombardia Monica Forte – prevede dodici impegni da sottoscrivere durante
la campagna elettorale ed è diretto a tutti i candidati in corsa per le amministrative e le regionali, a prescindere dal colore politico. I primi ad accogliere l'appello, come detto, sono stati i candidati sindaci del Movimento 5 Stelle in corsa per le elezioni in tre comuni della provincia di Como: Ruggero Bruni (Cantù), Carmen Colomo (Mariano Comense) e Stefano Temperino (Rovellasca).

"Ribadiamo il nostro impegno"

"Sul nostro territorio sono avvenuti dei fatti sui quali noi avevamo subito prestato attenzione depositando una mozione in Consiglio comunale. Il problema della 'ndrangheta c'era ed esisteva. Ora ribadiamo il nostro impegno per continuare su questa strada perché l'Amministrazione deve fare la sua parte insieme ai cittadini", ha dichiarato Ruggero Bruni, candidato sindaco a Cantù.

"Sono felice di questa azione concreta perché l'abbiamo portata avanti già negli ultimi cinque anni. L'Amministrazione deve essere attenta e quasi premonitrice su quello che potrebbe succedere. Uno dei nostri capisaldi è che un'Amministrazione al servizio dei cittadini e delle imprese diventa uno scudo alla malavita", ha aggiunto Carmen Colomo, candidato sindaco a Mariano.

"E' molto importante contrastare la corruzione e le mafie, prima di tutto parlandone con i cittadini. Noi ci mettiamo la faccia e ci mettiamo in prima linea a Rovellasca e chiediamo che anche altri comuni piccoli come il nostro aderiscano a questo importante appello", le parole di Stefano Temperino, candidato sindaco a Rovellasca.

Il documento proposto da “Avviso Pubblico” è stato sottoscritto ufficialmente questa mattina a Palazzo Cernezzi. Presenti anche il consigliere regionale Raffaele Erba e il consigliere comunale di Como Fabio Aleotti. "Qui abbiamo tre candidati sindaco ma i Comuni che vanno al voto in Italia sono molti di più – ha detto Fabio Aleotti – Questo è un appello trasversale che ritengo debba essere sottoscritto da tutti i candidati sindaco La lotta alle mafie nascono dalla condivisione e dunque è importante che tutti firmino questi dodici impegni. Fare comunità aiuta a battere l'omertà".

"Sono dodici punti che vanno a toccare diversi aspetti della lotta alle mafie e alla corruzione – ha dichiarato Raffaele Erba – Noi in Regione, grazie all'impegno di Monica Forte, stiamo cercando di organizzare incontri che facciano da stimolo al contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione. In questo senso, è fondamentale il lavoro di associazioni impegnate nella lotta alle mafie come Progetto San Francesco, Circolo Ambiente Ilaria Alpi e Libera".

Tra i dodici impegni assunti dai candidati figurano l'educazione alla legalità e alla cittadinanza responsabile, la cittadinanza monitorante e l'accesso civico, il contrasto ad elusione, evasione e riciclaggio, il contrasto e la prevenzione della corruzione e delle mafie, i contratti pubblici e le concessioni amministrative, la lotta alle ecomafie e la tutela dell'ambiente e la promozione del gioco d'azzardo patologico. E ancora: la promozione della legalità, la sottoscrizione di un codice etico per amministratori, la trasparenza dei finanziamenti della campagna elettorale e dell'attività politica, il sostegno alle vittime del racket e dell'usura e infine l'utilizzo sociale e istituzionale dei beni confiscati.

"Mafie e corruzione rappresentano una minaccia attuale per la nostra democrazia, la nostra economia e la nostra sicurezza – spiega Monica Forte - La repressione da sola non basta. Serve, contemporaneamente, un’azione di prevenzione fondata sulla partecipazione civica e sull’esercizio della buona politica, a partire dagli Enti locali e dalle Regioni. Ai candidati e alle candidate che condividono con noi l’idea che questi temi non possano più essere esclusi dalle campagne elettorali chiediamo di sottoscriverlo".

Sottoscrivere i dodici punti

E' possibile sottoscrivere i dodici punti anche inviando una foto all'indirizzo mail stampa@avvisopubblico.it o inviare un sms o un messaggio WhatsApp al numero 335.7305980. L'appello indirizzato ai candidati è consultabile e scaricabile sul sito internet www.avvisopubblico.it: dove vengono suggerite – punto per punto - tutte le misure da adottare per rispettare gli impegni assunti.

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