I comaschi del Governo Meloni, Butti (Fdi): "Su bollette, energie e guerra ci potrà essere un ampio consenso"
Per il senatore meloniano potrebbe profilarsi un ruolo da sottosegretario di peso.
Un incarico di assoluto prestigio. E’ quello che sta per ricevere il senatore Alessio Butti, fedelissimo da sempre di Giorgia Meloni. Per lui i ben informati parlano della delega all'Innovazione tecnologica, pesante come un ministero: Butti, infatti, è già responsabile Telecomunicazioni di Fratelli d’Italia. In alternativa per lui potrebbe profilarsi il ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, anche se la prima ipotesi sembra la più percorribile.
I comaschi del Governo Meloni, intervista ad Alessio Butti (Fdi)
Soddisfatto della rosa dei ministri?
«Direi di sì. E’ innanzi tutto un Governo politico, che è quello che chiedeva la gente dopo 11 anni di Governi tecnici. Mi sembra che, fatta eccezione di rarissimi casi, tutti abbiano già lavorato nel settore dove sono chiamati ad applicarsi e mi sembra soprattutto che la regia e la guida del Governo sia molto chiara, perché Meloni ha assolutamente il piglio giusto e il programma è all’altezza. Il momento è sicuramente drammatico, però la squadra c’è. Ora bisognerà capire chi saranno i dirigenti dei singoli ministeri, che saranno fondamentali sotto l’aspetto tecnico».
Le sono piaciute le parole della presidente del Consiglio alla Camera e al Senato?
«Assolutamente sì. Lei ha inaugurato una sorta di freschezza nel proporre le cose e nel dirle tale per cui anche gli avversari apprezzano la sua sincerità. Poi ha la capacità di esprimere il nostro programma intercettando il consenso delle opposizioni. E’ accaduto in più casi e questo vuol dire che su temi di immediata proposizione, come quelli sulle bollette, energie e guerra, ci potrà essere un ampio consenso».
Lei ha già qualche tema sul quale si vuole concentrare?
«Andrò a occuparmi con ogni probabilità delle Politiche dell’innovazione tecnologica e della Transizione digitale, che significa gestire le importantissime risorse del Pnnr. Aspettiamo però il Consiglio dei Ministri di lunedì».