l'intervista

I comaschi del Governo Meloni, Molteni (Lega): "Sicurezza e contrasto all’immigrazione clandestina mie priorità"

Il canturino potrebbe essere in lista per un ruolo da sottosegretario.

I comaschi del Governo Meloni, Molteni (Lega): "Sicurezza e contrasto all’immigrazione clandestina mie priorità"
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Carico e determinato. Il canturino Nicola Molteni è soddisfatto di questi primi giorni di Governo Meloni.

I comaschi del Governo Meloni: intervista a Nicola Molteni (Lega)

Contento dei ministri che sono stati nominati?
«Assolutamente sì. Le persone sono di qualità, si è puntato sulla valorizzazione del merito, della conoscenza e dell’esperienza. Finalmente abbiamo un Governo politico, con ministri prevalentemente politici. Ho sempre detto che non serviva un “Governo dei migliori” ma “il miglior Governo possibile” per il Paese in un momento difficile come questo. Quindi sono contentissimo. Ancora di più per i cinque ministri della Lega e tra questi la soddisfazione particolare per Alessandra (Locatelli, ndr), che merita un ruolo così importante».

Le sono piaciuti i discorsi di Giorgia Meloni?
«Il primo dato che sottolineerei è che è stato fatto un Governo in meno di un mese, nella piena convinzione che si dovessero affrettare i tempi visto il momento di crisi generale. Il discorso della Meloni l’ho definito di “alto profilo” e “di visione”, un discorso politico e finalmente di centrodestra. Era dal 2008 che non avevamo un Governo di centrodestra e deve durare cinque anni. Nei temi che sono stati toccati dal neo presidente del Consiglio ci sono tutti i temi cari alla Lega: ha parlato di autonomia, ha evidenziato come l’autonomia differenziata sarà una delle priorità, di sicurezza, di contrasto all’immigrazione clandestina, caro bollette, flat tax e superamento della Legge Fornero. Poi da canturino e lombardo dico che dobbiamo mettere subito le imprese nella condizione di lavorare il meglio possibile, quindi taglio delle tasse e della burocrazia, con una Giustizia più efficiente».

In questi primi giorni la coalizione del centrodestra è parsa molto solida.
«Questo è il nono Governo che vedo nascere dal 2008. Vedo lo stesso clima di quell’anno: c’è un centrodestra forte e coeso, che quindi non ha alibi né scuse. E’ un centrodestra che vince con un grande consenso popolare, quindi in un momento difficile come questo non ci possiamo dividere visto che le difficoltà verranno già dalla contingenza economica e finanziaria, dalla guerra, dal caro bollette. Sentiamo una grande responsabilità: non possiamo perdere tempo e dobbiamo tornare subito al lavoro. Credo dunque che la Meloni con la Lega, che sarà la colonna portante di questo Governo, si metterà immediatamente all’opera».

Zoffili e Molteni

Lei personalmente su cosa si vuole concentrare da subito?
«Per il nostro territorio ci sono alcune priorità e per questo sono contento che Matteo Salvini sia ministro delle Infrastrutture. Penso alla Canturina bis, alla conclusione della Tremezzina, al processo di regionalizzazione della Navigazione dei Laghi... E poi tutto il grande tema economico relativo alle aziende, con il taglio del cuneo fiscale, più soldi in busta paga ai lavoratori, meno costi a carico delle aziende con un taglio netto della burocrazia. Bisogna eliminare il reddito di cittadinanza che non ha abolito la povertà né creato lavoro. Poi ci sono due temi che mi stanno particolarmente a cuore, che sono la sicurezza e il contrasto all’immigrazione clandestina: un Paese serio si sceglie l’immigrazione e non la subisce. Sono quindi contento che il nuovo ministro dell’Interno sia Matteo Piantedosi, che conosco e so che lavorerà bene».

A proposito di Ministero dell’Interno, i rumors la danno come probabile sottosegretario.
«Abbiamo tante donne e uomini nella Lega che possono ricoprire ruoli importanti come questo. Quello che posso dire oggi è che farò sicuramente il deputato sul territorio. Al Ministero dell’Interno ci sono stato due volte, orgogliosamente. Vediamo nei prossimi giorni cosa succede».

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