l'attacco

Il consigliere regionale Orsenigo: "Nel Comasco i vaccini antinfluenzali non basteranno per tutti i pazienti fragili"

"A Como e in tutta Ats Insubria i vaccini antinfluenzali attesi arriveranno ai medici di famiglia solo la seconda settimana di dicembre e in quantità ridotte".

Il consigliere regionale Orsenigo: "Nel Comasco i vaccini antinfluenzali non basteranno per tutti i pazienti fragili"
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”A Como e in tutta Ats Insubria i vaccini antinfluenzali attesi arriveranno ai medici di famiglia solo la seconda settimana di dicembre e in quantità ridotte. E’ evidente e gravissimo il fatto che non basteranno per tutti i pazienti indicati dalla Regione e dal Ministero della Salute come ‘soggetti da vaccinare’ e altrettanto evidente che di questo qualcuno dovrà rendere conto”. A lanciare l’allarme è il consigliere regionale del Pd, Angelo Orsenigo, a seguito della comunicazione inviata dall’Ats Insubria ai medici di medicina generale e dopo che numerosi medici di base, incluso il Presidente dell’Ordine dei Medici di Como Gianluigi Spata, avevano denunciato di aver terminato le dosi arrivate il 16 di novembre scorso. La nota inviata ieri ai medici di medicina generale precisa che, a seguito di un ritardo nella consegna delle dosi, il vaccino, il Fluad trivalente, sarà disponibile solo nella seconda settimana di dicembre e solo in 31810 dosi, numero che, scrive l’Ats stessa, non basterà a coprire il fabbisogno stimato.

Il consigliere regionale Orsenigo: "Nel Comasco i vaccini antinfluenzali non basteranno per tutti i pazienti fragili"

“Le dosi, sia pure in ritardo, saranno destinate - afferma Orsenigo - a completare la campagna antinfluenzale degli over 65 ma per gli altri pazienti fragili non basteranno. La nota dell’Ats ai medici di medicina generale traccia linee chiare: i cittadini con patologie croniche di età inferiore ai 65 anni dovranno essere rinviati ai centri vaccinali dell’Asst Lariana. I cittadini in salute, di età compresa tra i 60 e i 64 anni, potranno essere vaccinati solo dopo aver terminato le vaccinazioni degli over 65. I familiari sani di pazienti fragili non si prevede siano vaccinati a carico del servizio sanitario regionale e così pure le categorie solitamente considerate a rischio, come insegnanti e operatori di sportelli pubblici”.

“Aver continuato a sostenere che sui vaccini andava tutto bene, anziché chiedere aiuto alle altre Regioni è un atto da veri irresponsabili. Su Como i dati dei nuovi casi sono in miglioramento. Spero davvero che questo apra la strada a una riapertura sicura della nostra regione. Ma sul serio possiamo fidarci di un’amministrazione regionale che arriva a questi livelli di incompetenza nella gestione di un servizio di importanza basilare come le vaccinazioni? La lombardia arranca e a fare le spese della scarsa prevenzione siamo sempre noi, i cittadini lombardi. Mi chiedo: se riapriamo Regione Lombardia sarà in grado di prevenire una terza ondata? Quando sarà disponibile un vaccino contro il Covid-19 Regione sarà in grado di distribuirlo con efficacia?” conclude Orsenigo.

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