Il Dem Orsenigo attacca Ats Insubria: "Dati inutili, pochissimi tamponi e Como abbandonata"
Per il Dem l'Agenzia ha lasciato "la gestione del reparto pazienti Covid non intensivi tutto in carico all’azienda ospedaliera Sant’Anna".

E' un durissimo attacco ad Ats Insubria quello che fa il consigliere regionale del Partito Democratico Angelo Orsenigo dopo dopo che l'Agenzia ha dato un aggiornamento sull'analisi dei dati Covid-19 sui territori di Varese e Como.
Il Dem Orsenigo attacca Ats Insubria
"L’Agenzia di Tutela della Salute, Ats, che racchiude i territori di Varese e Como ha divulgato oggi i dati dei tamponi effettuati: dire che sono bassini è un eufemismo" commenta Angelo Orsenigo, consigliere regionale dem comasco, che aggiunge: "Abbiamo già appurato 3 settimane fa che Como è fanalino di coda insieme a Varese tra le province lombarde per numero di tamponi effettuati. Oggi è arrivato un nuovo aggiornamento, che evidenzia come i numeri dei tamponi non solo siano ancora bassi, ma quasi inservibili per un’analisi ragionata sull’andamento epidemiologico".
Orsenigo pone il tema di un’indagine sensata dei numeri raccolti.
"Ieri abbiamo chiesto ad ATS dei chiarimenti e delle distinzioni molto più precise di quelle presentate oggi. Occorre sapere quante siano le persone effettivamente testate con i tamponi. Vorremmo conoscere il numero dei tamponi rino-faringei eseguiti nelle strutture ospedaliere, nelle RSA, residenze e case di cura, e al domicilio, suddivisi per Comune di residenza e per positivi e negativi".
"Inoltre credo che ATS dovrebbe fornire un dettaglio preciso sul numero dei test sierologici per anticorpi anti COVID-19, suddivisi per esito e per target: operatori sanitari e cittadini che hanno trascorso un periodo di quarantena/isolamento fiduciario al domicilio".
"Infine, vorrei evidenziare come la nostra Agenzia di Tutela della Salute, Ats Insubria si sia di fatto lavata le mani di Como, lasciando la gestione del reparto pazienti Covid non intensivi tutto in carico all’azienda ospedaliera Sant’Anna, Asst. Il risultato, oltre la grande perdita di tempo, è che i posti che verranno creati nella struttura di via Napoleona a Como non saranno più 70, ma 20".