Il sindaco Alberti svela la Giunta marianese

I giochi sono fatti a Mariano Comense dove oggi, mercoledì 26 giugno 2024, il sindaco Giovanni Alberti ha presentato la Giunta che lo accompagnerà nel suo secondo mandato alla guida della città. Come già ampiamente annunciato, dopo il risultato elettorale che ha visto Fratelli d'Italia classificarsi come primo partito con il 23,49%, a trovare spazio, a differenza di 5 anni fa, sono stati anche gli Azzurri.

Ecco chi sono i nomi della Giunta marianese

Rispetto alla passata Giunta l'unica new entry è Armando d'Addesio (Fratelli d'Italia) a cui vengono affidati Housing sociale, servizi demografici, quartieri e servizi sociali. I servizi sociali prima erano nelle mani di Massimiliano Stigliano (Lega), a cui vengono confermate le deleghe di Cultura, biblioteca, manifestazioni, associazioni e sport; politiche giovanili e viene aggiunta la manutenzione e valorizzazione del patrimonio comunale. Confermato Andrea Ballabio (Forza Italia) come vicesindaco con deleghe al Commercio e attività produttive; marketing territoriale, sviluppo dell'occupazione; information technology e innovazione digitale. A Evelina Arabella Grassi (Lega) invece Bilancio e politiche finanziarie; reperimento fondi e risorse; programmazione; aziende partecipate, infine a Loredana Testini (Mariano Ideale) restano Ambiente ed ecologia; sostenibilità ed energie rinnovabili, mobilità urbana e trasporti; politiche di partecipazione e cittadinanza attiva; scuola istruzione e formazione; pari opportunità.

Benelli esce di scena, Alberti si prende i Lavori pubblici

Il sindaco Alberti si tiene le deleghe di Polizia locale, sicurezza, controllo del territorio e legalità, protezione civile, risorse umane, edilizia privata, urbanistica e tutela del territorio e aggiunge i lavori pubblici, che nei 5 anni precedenti erano nelle mani di Rudy Benelli, l'ex assessore "sacrificato" per far spazio a d'Addesio.

Lunedì 1 luglio 2024 il primo Consiglio comunale di insediamento dove verrà proposta la conferma di Claudio Nogara (Fratelli d'Italia) come presidente del Consiglio.