La storia infinita della Como-Lecco. Latorraca: "Il treno del futuro sostenibile di Cantù passa dalla stazione"

L'esponente del centrosinistra canturina chiede chiarezza alla maggioranza in Regione.

La storia infinita della Como-Lecco. Latorraca: "Il treno del futuro sostenibile di Cantù passa dalla stazione"
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Il capogruppo all'opposizione, nonché candidato sindaco del centrosinistra canturino all'ultima tornata elettorale, Vincenzo Latorraca, fa il punto sulle sorti della linea ferroviaria Como-Lecco. Un punto di svolta per la mobilità sostenibile di Cantù ma anche una storia infinita per la politica comasca.

La storia infinita della Como-Lecco

Latorraca è così intervenuto sul tema.

"Non è chiaro, dopo le diverse affermazioni di politici dello stesso schieramento, ma non dello stesso partito (mi riferisco ad Alessandro Fermi, presidente del Consiglio regionale e Fabrizio Turba, Sottosegretario ai rapporti con il Consiglio regionale) quale debba essere la sorte della ferrovia Como-Lecco.

Si ricorderà che Turba ha annunciato che non ci saranno incrementi delle corse sino all'elettrificazione della linea Como-Lecco, affossando la proposta del Regio Express, avanzato dal comitato pendolari nel 2014. Al contrario Fermi ha smentito Turba, affermando che aumenteranno le corse. Chi, dei due, la racconta giusta?

Nel frattempo, l’aumento delle corse, previsto almeno per le festività natalizie, ha avuto un esordio poco lusinghiero, con la soppressione delle corse appena istituite. Non solo: sul sito Trenord il prospetto delle corse, giorno per giorno, dal 23 dicembre al 6 gennaio, prevede la linea chiusa a Natale, a Santo Stefano, il 27 dicembre, il 30, il 31 dicembre e il primo dell’anno. Sembra, con tutta evidenza, una presa in giro.

La linea Como-Lecco, nell'ambito della mobilità della nostra città costituisce un asse essenziale per rompere quell'isolamento in cui da troppo tempo Cantù è relegata. La drammatica assenza di infrastrutture e l’assenza di piano generale per la mobilità urbana costituiscono, oggi due punti ineludibili per pensare al futuro.

Se davvero la Maggioranza ritiene che il capolinea debba essere collocato nella stazione di via Vittorio Veneto, come è stato recentemente annunciato alla stampa (e non in Commissione o in Consiglio) diventa prioritario l’incremento delle corse per non farne un terminale inutile.

Ecco, dunque, la nostra esortazione al Sindaco e alla maggioranza: in accordo con Erba e con il Sindaco Veronica Airoldi, anch'essa interessata allo sviluppo e alla futura riqualificazioni della linea ferroviaria, si agisca in Regione per ottenere un impegno in termini di investimenti e di accordi di programma.

Il treno del futuro sviluppo sostenibile della nostra città passa dalla stazione di Cantù.

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