L'assessore canturino Lapenna: "Sempre vicino ai cittadini"
Andrea Lapenna, iscritto a Forza Italia del 2002, è stato confermato nella Giunta Galbiati
Milita nelle file di Forza Italia dal 2002 e con la conferma nella Giunta canturina della seconda Amministrazione Galbiati, è al terzo mandato da assessore nella sua oltre ventennale carriera politica. Andrea Lapenna ha compiuto 66 anni lo scorso 14 agosto e la candidatura alle ultime elezioni amministrative l’ha accettata dopo averci pensato un po’.
L'intervista all'assessore canturino Lapenna
Cosa l'ha spinta alla fine a dire di «Sì»?
«La mia incertezza non era tanto legata a motivi familiari, quanto al fatto che sono in Forza Italia dal 2002: molti anni, molte fatiche e qualche dubbio legato allo sforzo per la nuova campagna elettorale. Ho valutato di abbandonare, ma poi mi ha chiamato il coordinatore provinciale Sergio Gaddi e allora mi sono messo a disposizione del partito».
E' il candidato che ha raccolto più preferenze in Forze Italia. Quale ritiene sia stato il suo segreto?
«Ho raggiunto un ottimo risultato, è vero, ma è il frutto del lavoro di cinque anni nei quali, come in passato, sono stato sempre in mezzo alla gente. Non solo nel mese precedente alle elezioni, come fanno altri colleghi. I cittadini non chiedono grandi cose, una buca da chiudere, una lampadina da cambiare. Ma non vanno in Comune. Ecco allora che si rivolgono all’assessore».
Due assessorati a Forza Italia hanno avuto la conseguenza di lasciare fuori dalla Giunta Antonio Metrangolo. Ritiene che alla lunga quest'ultimo continuerà a sostenere l'attuale maggioranza?
«Penso di sì, perché Metrangolo ha molta esperienza e non farebbe mai opposizione all'Amministrazione solo perché è rimasto fuori. Deciderà autonomamente, ma continuerà a stare nella maggioranza».
I cittadini spesso evidenziano come lei sia sempre vicino alle esigenze della comunità, soprattutto a Vighizzolo. Non sempre però questo legame tra il politico e il territorio è presente tra gli amministratori. Cosa ne pensa?
«La presenza di un amministratore sul territorio deve essere costante. Solo così i problemi che ci sono in città possono essere detti direttamente a chi governa la città, senza passare dai social per esempio».
I cambiamenti politici
Nella sua carriera politica, iniziata oltre 20 anni fa, ha ricoperto per tre volte la carica di assessore. Come è cambiata la politica in questi anni?
«Poco a mio modo di vedere. I problemi tendono a ripetersi senza grandi stravolgimenti, forse ce n’è qualcuno in più. Non mancano mai le critiche all’operato di sindaco e assessori, mentre sono sempre pochi i ringraziamenti...».
Lei è un militante storico di Forza Italia. Come è cambiato il partito dopo la morte del suo fondatore Silvio Berlusconi?
«C’è una maggiore partecipazione dal basso, sollecitata dal nuovo coordinatore provinciale Gaddi. E’ nato poi un bel gruppo di giovani, che ha dato un forte contributo in campagna elettorale».
Gli assessorati del "sindaco di Vighizzolo"
Si trova a gestire una delega molto delicata, che nel precedente mandato ha creato non poche polemiche, vale a dire quella al verde e parchi pubblici. Come pensa di agire per migliorare la qualità della manutenzione delle aree verdi della città?
«Ho parlato con le ditte che hanno l'appalto del verde: ho chiesto maggiore attenzione per esempio nel raccogliere le erbacce lungo i marciapiedi. Il prossimo mese verranno inoltre rifatte le aiuole di piazza Garibaldi».
Decoro urbano. Quali sono gli interventi che ritiene più strategici per migliorarlo in città?
«Ho notato che tanti negozi chiusi hanno vetri sporchi e serrande vandalizzate. Devo capire come intervenire per migliorare questa situazione».
Ha conservato la delega ai Servizi demografici ed Elettorale. Qui quali sono le migliorie che possono essere introdotte nel servizio?
«Gli spazi di piazza Marconi devono essere ristrutturati a settembre. Il problema attuale è quello di trovare uffici temporanei dove collocare questi servizi e dobbiamo individuarli rapidamente».
Lei è soprannominato il «sindaco di Vighizzolo» per la vicinanza che ha sempre avuto a questa frazione. Ora le è stata data anche la delega alle frazioni. Come intende lavorare per unire sempre di più queste ultime al centro, così da non farle sentire delle semplici periferie?
«La mia intenzione è quella di calendarizzare incontri nelle frazioni con i cittadini, per sentire i loro problemi e le loro esigenze. Le frazioni non verranno mai abbandonate. L'importante è che i cittadini partecipino a questi incontri».
Lei è anche un nonno molto impegnato. Come riesce a unire questo impegno con quello della politica?
«Un grazie grande devo rivolgerlo a mia moglie, che svolge buona parte del lavoro familiare. Un contributo lo fornisco anche io: così dividendoci i compiti posso così garantire molto tempo alla politica».