Como

Lettera aperta di numerosi giovani comaschi: l'allarme baby gang, la risposta alla violenza

"C'è una crisi sociale che non possiamo ignorare, una nuova normalità che dobbiamo respingere".

Lettera aperta di numerosi giovani comaschi: l'allarme baby gang, la risposta alla violenza
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Una lettera aperta, scritta e firmata da numerosi ragazzi comaschi, non solo della Lega, chiede attenzione e risposte dopo gli ultimi fatti di cronaca accaduti a Como e sul territorio.

La scelta di farsi ascoltare

Come spiega Matteo Mauri, coordinatore della Lega Giovani di Como, "i ragazzi che firmano la lettera sono tutti under 35, non solo della Lega: amministratori, studenti o semplici lavoratori varie zone della provincia. Pensiamo che la lettera possa essere di interesse non solo da un punto di vista politico ma anche sociale e giovanile".

La lettera

"Leggendo gli articoli di questi giorni, ci ha colpito profondamente il fatto che sempre più minorenni girino per i nostri paesi armati di coltelli, alla ricerca della rissa e facendo sì che ogni discussione possa trasformarsi in un omicidio. Questa per molti nostri coetanei è la nuova normalità, una nuova normalità da respingere. Leggere che un'aggressione possa consumarsi "più per noia che per animosità" non solo è inquietante, ma evidenzia una crisi sociale che non possiamo ignorare. È inaccettabile che la normalità sia associata a baby gang o coltelli. La maggior parte di noi vuole solo divertirsi in pace, vivere le piazze senza paura, sentirsi al sicuro. Per tutelarci sono necessari sempre più controlli, centri d'aggregazione giovanile, iniziative per i giovani da parte di tutta la classe politica e continua presenza delle Forze dell'ordine, direzione in cui, nonostante i problemi legati alla burocrazia e alle risorse sempre più incrementate ma limitate a causa della situazione economica in cui si trova da anni il nostro Paese, sta andando questo Governo. Come giovani, siamo i primi a credere nel futuro del nostro Paese che ha un potenziale enorme: arte, turismo, commercio e imprenditoria sono soltanto alcune delle eccellenze italiane e del nostro territorio. Forza, ragazzi: non lasciamoci trascinare in questa finta normalità. Scegliamo di essere liberi, di vivere senza paura, di non cedere alla violenza che ci ruba il futuro".

I firmatari

Sara Benaglio (Canzo), Sabrina Chiolerio (Colverde), Chantal Beneggi (Novedrate, assessore comunale), Irene Fortunato (Como), Marco Marinoni (Fenegrò), Matteo Mauri (Figino Serenza,  consigliere comunale), Matteo Minoretti (Figino Serenza), Giovanni Castelli (Cadorago, consigliere comunale), Paolo Muttoni (Porlezza, assessore Comunale), Vanessa Sibio (Orsenigo, consigliere comunale), Fabio Chiavenna (Orsenigo, consigliere comunale), Francesca Rigamonti (Arosio), Massimiliano Readelli (Erba, consigliere comunale), Giulia Pozzoli (Inverigo),  Luca Vallese (Villa Guardia), Mattia Locatelli (Asso), Enrico Pedace (Cadorago), Flavio Arena (Binago), Luca Cotta (Bulgarograsso), Lucrezia Molteni (Cernobbio), Alessandro Valaderio (Caglio), Matteo Colombo (Olgiate Comasco), Riccardo Tonon (Cadorago), Nicolas Bellusci (Oltrona di San Mamette), Matteo Blasevich (Colverde), Marco Malinverno (Erba), Marco Simoni (Bregnano).

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