L'incontro

Luna Park di Como, incontro tra giostrai e Fratelli d'Italia: "Il sindaco non faccia l'oppositore a prescindere"

Continua la diatriba dopo che l'Amministrazione comunale di Como ha deciso di ridurre drasticamente gli spazi a disposizione dei giostrai

Luna Park di Como, incontro tra giostrai e Fratelli d'Italia: "Il sindaco non faccia l'oppositore a prescindere"
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Continua a tenere banco la diatriba tra i giostrai del Luna Park di Como e il Comune. Dopo la decisione dell'Amministrazione di ridurre drasticamente gli spazi a disposizione i giostrai hanno deciso di portare la questione in Corte d'Appello e nel frattempo anche il presidente provinciale di Fratelli d'Italia Stefano Molinari e il consigliere Antonio Tufano hanno voluto vederci chiaro organizzando un incontro con i rappresentanti del Luna Park.

Le considerazioni emerse

Queste le considerazioni emerse dall'incontro con i giostrai:

  • È importante sottolineare che il Sindaco di Como non possa affrontare il complesso tema del Luna Park con una visione limitata, trattandolo come una semplice questione di “sfratto”. Questo appuntamento storico, presente da quasi un secolo e privo di controversie significative, merita di continuare la sua tradizione.
  • Dal prossimo anno, nel caso in cui l'area di Muggiò non sia più considerata idonea dall'Amministrazione comunale, è da evidenziare che i giostrai sono aperti ad esplorare altre possibilità. Tuttavia, la decisione dell'Amministrazione di ridurre drasticamente l'area, apparentemente per rispettare le norme, ma con l'intento manifestamente chiaro di scoraggiare potenziali interessati, non rispecchia i principi di buona amministrazione. Un approccio più equo avrebbe potuto essere la valutazione di altre aree, coinvolgendo attivamente gli interessati e coprendo alcune spese accessorie.
  • È essenziale comprendere che questa decisione affrettata nell’immediato comporti gravi conseguenze sociali. Quasi sessanta famiglie si trovano ora in difficoltà finanziarie, soprattutto considerando il periodo di ripresa dopo più di due anni di fermo dovuto alla pandemia. Questo non solo incide sul piano economico, ma anche sull'inserimento scolastico dei loro figli.

Così, Molinari e Tufano invitano Alessandro Rapinese a riflettere sul ruolo unico che ricopre come primo cittadino della città capoluogo, abbandonando l’atteggiamento dell’oppositore “a prescindere” in ragione di un approccio più consono e costruttivo.

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