Maltrattamenti in asilo, servono le telecamere: due proposte di legge da Regione e Parlamento
Ad annunciarlo sono due giovani leghisti, Capitanio e Monti.
Maltrattamenti in asilo, in arrivo una legge per l’utilizzo delle telecamere. Anzi due, una proposta parte dal Pirellone, l’altra dal Parlamento: ad annunciarlo sono due giovani leghisti, il deputato brianzolo Massimiliano Capitanio e il consigliere regionale Emanuele Monti.
Stop maltrattamenti in asilo
L’obiettivo è quello di prevenire episodi di violenza come quello avvenuto nei mesi scorsi a Varedo.
“L’obbligo di videosorveglianza a circuito chiuso nelle scuole e nelle Rsa, sia pubbliche che private, è un provvedimento necessario – ha dichiarato Capitanio – Come avevo già sottolineato in un’interrogazione parlamentare presentata all’indomani del caso aberrante di Varedo, i maltrattamenti di minori, disabili o anziani – anche di natura psicologica – sono un crimine tanto grave quanto odioso”.
La proposta di legge è stata avviata nelle commissioni parlamentari competenti. MA SARA’ COMUNQUE VIETATO L’USO DI WEBCAM
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Dalla brianzola Varedo al Varesotto
E anche al Pirellone, nella seduta del 31 ottobre, all’interno dei due progetti di legge “Nidi e Micronidi”, arriverà la proposta di legge regionale per l’installazione di telecamere di sicurezza all’interno delle scuole della prima infanzia.
A darne notizia, il consigliere regionale Emanuele Monti che aveva lanciato la proposta dopo il caso dei maltrattamenti in un asilo di Gavirate e di un altro a Solbiate Olona, nel Varesotto.
“I nostri figli devono essere al sicuro – spiega Monti – Noi genitori dobbiamo avere la certezza che, quando affidiamo i nostri affetti più cari, il nostro bene più prezioso a strutture fondamentali come gli asili nido, i bambini si trovino al sicuro. Come Regione Lombardia e come Lega abbiamo intenzione di garantire loro questo diritto”.