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Memorie digitali, così la Lombardia guarda al futuro

Il consigliere regionale Sergio Gaddi: "Valorizzati i beni dell’Archivio di Etnografia e Storia Sociale"

Memorie digitali, così la Lombardia guarda al futuro
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A inizio anno il “Programma Strategico Triennale per la Ricerca, l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico” è approdato alla VII Commissione di Regione Lombardia (che si occupa di cultura, ricerca e innovazione, sport, comunicazione). Si tratta di un piano ambizioso che accende i riflettori su elementi fondamentali per lo sviluppo dei nostri territori. E che intende introdurre una pluralità di azioni volte ad accrescere il benessere della società e delle generazioni presenti e future, rispondendo alle sfide globali del nostro tempo.

Gaddi: "Memorie digitali, così la Lombardia guarda al futuro"

Commenta il consigliere regionale Sergio Gaddi, vicepresidente della VII Commissione nonché componente dell’Assemblea Nazionale Unesco, critico d’arte e divulgatore:

"Tra i tanti obiettivi del programma due riguardano la valorizzazione e la tutela della memoria condivisa della nostra regione attraverso il digitale".

Si tratta in particolare della digitalizzazione dell’Archivio di Etnografia e Storia Sociale della Regione, che si occupa del patrimonio di cultura tradizionale delle comunità lombarde, della cultura delle differenze, del patrimonio culturale immateriale nelle sue varie componenti. Sottolinea Gaddi:

"I suoi tesori culturali saranno valorizzati con la creazione di strumenti digitali per garantire una migliore gestione, accessibilità e fruizione. A tale scopo si propone di riprodurre digitalmente le collezioni e condividerne i contenuti con un catalogo universale e accessibile, in particolare alle generazioni più giovani, uno strumento che dovrà servire alla ricerca, alla scuola, ai servizi educativi di ogni ordine e grado".

La seconda campagna di digitalizzazione dei beni culturali lombardi prevista dal piano strategico farà parte dell’“ecosistema digitale” varato dal Ministero della Cultura ed è legata all’erogazione di oltre 6,7 milioni di euro nell’ambito dei fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

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