Il commento

Morte sul lavoro a Sala Comacina, Braga (PD): "Ennesimo tragico incidente. Serve cultura della sicurezza"

“La cultura della sicurezza si costruisce su una rete di responsabilità condivise, chiarendo i ruoli, rafforzando l'attività ispettiva, investendo in sicurezza nei luoghi di lavoro"

Morte sul lavoro a Sala Comacina, Braga (PD): "Ennesimo tragico incidente. Serve cultura della sicurezza"
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"Un altro lavoratore che non farà più rientro a casa". Sintetizza così quanto avvenuto martedì mattina a Sala Comacina la capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati la comasca Chiara Braga.

Morte sul lavoro a Sala Comacina, Braga (PD): "Ennesimo tragico incidente. Serve cultura della sicurezza"

Un evento tragico, purtroppo l'ennesimo, che non può passare sottotraccia, soprattutto perché è il quarto infortunio mortale in nove mesi in provincia di Como.

“Ennesimo, tragico incedente sul lavoro accaduto questa volta nel comasco sul lago di Como, a Sala Comacina dove Daniele Caraccio, operaio edile di 55 anni ha perso la vita mentre lavorava in un cantiere sulla strada della Vecchia Regina, cadendo a terra da un’altezza di tre metri, un volo che gli è stato fatale - spiega in una nota Chiara Braga - Un altro lavoratore che non farà più rientro a casa. Il mio cordoglio e la mia vicinanza ai familiari e ai colleghi di Daniele”.

“Quella dei morti sul lavoro è una piaga che non accenna a guarire” - continua Braga ribadendo come - “nel 2022 si sono contati 1.090 decessi, tre morti sul lavoro al giorno. E i dati dell’Inail riferiti al primo trimestre del 2023 peggiorano ulteriormente facendo registrare un aumento del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2022: 196 vittime contro 189”.

“Il rischio di incidenti cresce nelle imprese piccole e dove il lavoro è più precario. E’ dunque necessaria una riflessione seria sul tema della precarietà del lavoro, anche alla luce delle norme di liberalizzazione del subappalto e delle recenti modifiche introdotte con il Dl lavoro varato recentemente dal Governo Meloni”.

“La cultura della sicurezza si costruisce su una rete di responsabilità condivise, chiarendo i ruoli, rafforzando l'attività ispettiva, investendo in sicurezza nei luoghi di lavoro. Occorre – conclude Braga - assumere gli ispettori che sono in attesa di entrare in servizio, garantendo operatività all’Inail anziché farlo diventare luogo di occupazione di potere con scelte inedite di commissariamento da parte del Governo. E non è più rinviabile una riflessione sull’introduzione nel codice penale della fattispecie di omicidio sul lavoro e di lesioni personali gravi o gravissime commesse in violazione di norme vigenti, su cui ho depositato una proposta di legge. E’ necessario implementare questa strada, proseguendo nell’analisi delle ragioni strutturali di questo triste fenomeno con politiche industriali adeguate e contrastando la precarietà del lavoro”.

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