Bagarre in consiglio regionale

Nuova Legge Sanitaria Lombardia, il Ms5 protesta tra fischietti e striscioni: 9 consiglieri espulsi dall'aula

Per i pentastellati non giusto il massimale di 3500 ordini del giorno.

Nuova Legge Sanitaria Lombardia, il Ms5 protesta tra fischietti e striscioni: 9 consiglieri espulsi dall'aula
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Clima teso a Palazzo Pirelli a Milano dove stamattina, lunedì 29 novembre 2021, è cominciata la votazione della nuova Legge Sanitaria lombarda.

Nuova Legge Sanitaria Lombardia al voto

Dopo la chiusura della discussione generale sulla riforma della sanità lombarda, che si è conclusa ieri pomeriggio al termine di 14 sedute giornaliere e oltre 110 ore di dibattito, questa mattina sono cominciate nell’Aula del Consiglio regionale le votazioni degli emendamenti e dei subemendamenti, a cui seguiranno quelle degli ordini del giorno: non sono possibili votazioni a scrutinio segreto.

Complessivamente sono stati dichiarati ammissibili 942 emendamenti e 929 ordini del giorno.
I consiglieri del gruppo del MoVimento 5 Stelle sono stati espulsi dall'aula dopo aver protestato per la decisione della maggioranza di aver applicato un massimale di 3.500 Ordini del Giorno.

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Raffaele Erba, consigliere comasco M5s tra gli espulsi dall’aula dichiara: “Oggi è stata scritta una pagina nera per il Consiglio Regionale della Lombardia proprio mentre si stava discutendo della riforma più importante sulla sanità”.

“Dopo una lunga battaglia in aula per difendere i diritti dei cittadini e far emergere tutti i punti deboli della revisione della Legge Sanitaria voluta dalla maggioranza, che non risolve assolutamente il problema delle liste di attesa e rischia di rendere accessibili rapide cure solo ai più ricchi, sono stati eliminati molti degli atti di modifica che avevamo presentato per correggere questa pericolosa riforma” ha aggiunto.

“A seguito del pesante stralcio dei nostri atti, abbiamo protestato perché di fatto ci sono stati sottratti gli unici strumenti democratici che avevamo a disposizione per apporre modifiche urgenti e necessarie alla nuova Legge Sanitaria” ha spiegato Erba.

“Abbiamo trovato un muro soprattutto sui temi delle liste di attesa, della prevenzione, del riequilibrio del rapporto tra pubblico e privato e del miglioramento della sanità territoriale. Un atteggiamento inaccettabile che ha sollevato le nostre proteste: da qui è nata l'espulsione che ci ha privato della possibilità di esercitare il ruolo fondamentale della minoranza nell'ambito di un dibattito democratico” ha concluso il pentastellato comasco.

“Ho scelto di annunciare solo al termine della discussione generale quali fossero gli emendamenti e gli ordini del giorno ritenuti ammissibili dagli uffici - ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi - Questo per garantire tutto il tempo necessario a consentire un dibattito approfondito e per non pregiudicare a nessun Consigliere regionale la possibilità di illustrare nel merito i propri ordini del giorno ed esprimere le proprie valutazioni sulla riforma. Una scelta che ha sicuramente garantito ampia possibilità di intervento ai rappresentanti della minoranza e che è andata incontro alle loro stesse richieste, assicurando tutto lo spazio necessario per lo svolgimento di una discussione approfondita ed esaustiva”.

Il Presidente del Consiglio ha così espulso i 9 Consiglieri e sospeso i lavori, che hanno potuto riprendere solo dopo l’intervento degli agenti della Digos, resosi necessario per far uscire dall’Aula i Consiglieri espulsi.

Non potranno quindi partecipare ai lavori consiliari odierni i Consiglieri del Movimento 5 Stelle Massimo De Rosa, Ferdinando Alberti, Roberto Cenci, Massimo De Rosa, Nicola Di Marco, Raffaele Erba, Andrea Fiasconaro, Marco Fumagalli, Consolato Mammì e Simone Verni. Unico Consigliere pentastellato presente che non ha preso parte attiva alla protesta il Consigliere Segretario Dario Violi.

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