Paratie, Gaddi scrive a Fontana: "All'inaugurazione ci siano tutti i sindaci di Como di questi 16 anni"
La stoccata del consigliere azzurro a Rapinese: "Sempre contrario al nuovo lungolago, disse che mai avrebbe partecipato all'inagurazione"
Sta per giungere al termine il lunghissimo cantiere delle paratie del lungolago di Como: il 27 marzo 2024 riaprirà a cittadini e turisti piazza Cavour. Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore regionale agli Enti locali Massimo Sertori compiranno il sopralluogo sul cantiere per restituire alla città di Como anche il suo “salotto buono”. La passeggiata sul lungolago sarà così fruibile dal molo di Sant’Agostino fino a piazza Cavour compresa.
Paratie, Gaddi scrive a Fontana per invitare gli ex sindaci comaschi
In vista di questo momento istituzionale che i comaschi attendono da quasi vent'anni, Sergio Gaddi, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia, ha scritto al presidente Fontana per chiedere che al sopralluogo vengano invitati tutti i sindaci che si sono susseguiti in città dal 2008 a oggi.
"Finalmente, e per merito esclusivo di Regione Lombardia, verrà riconsegnata ai comaschi piazza Cavour, area di maggior pregio dell’intero intervento e cuore dell’intero nuovo Lungolago - si legge nella missiva di Gaddi a Fontana - A tal proposito mi permetto di suggeriti di invitare alla cerimonia di inaugurazione tutti i sindaci di Como e gli assessori ai lavori pubblici che si sono succeduti dalla data della prima progettazione. Purtroppo, Alberto Botta è mancato, ma Stefano Bruni, Mario Lucini e Mario Landriscina, prima dell’attuale sindaco Alessandro Rapinese in carica da poco meno di due anni, hanno accompagnato un tratto della vita del progetto".
E aggiunge: "Credo sia un atto non solo di cortesia istituzionale, ma anche di onestà intellettuale in quanto, pur con tutte le difficoltà e senza voler entrare nel merito tecnico, politico e giudiziario delle disavventure che il cantiere ha subito in questi anni, le varie amministrazioni hanno lavorato perché il progetto fosse realizzato e concluso. Oggi, a lavori oramai ultimati e con un profilo a lago completamente ampliato, immagino che nessuno possa rimpiangere la situazione di partenza, pur nei disagi di una dilatazione eccessiva dei tempi. Oggi è il momento di rallegrarsi degli sforzi di Regione Lombardia e del lavoro di un lungo passato, e per questo motivo credo
sia giusto che tutti i protagonisti debbano essere presenti".
La stoccata a Rapinese: "Sempre contrario al nuovo lungolago"
Quindi il commento-stoccata diretto all'attuale primo cittadino del capoluogo comasco. "“Non esiste merito alcuno dell’attuale sindaco di Como sulla questione lungolago, né diretto né indiretto, per il semplice fatto che il cantiere è di Regione Lombardia e che i lavori sono ormai conclusi – sottolinea Sergio Gaddi - È chiaro che il discorso vale anche se ci fosse un altro al posto di Rapinese, ma siccome sono stato in Comune per 18 anni dal 1994, ricordo perfettamente che l’attuale sindaco è sempre stato violentemente contrario al nuovo lungolago, ha sempre detto no a ogni forma di collaborazione con il suo consueto stile, e ha dichiarato più volte che non avrebbe mai partecipato a qualsiasi inaugurazione. Posizioni legittime, per carità, ma che allora sia conseguente".
E conclude: "Va bene che il potere fa dimenticare la coerenza, capisco che la forza simbolica di una fotografia sorridente al taglio del nastro possa far sparire in lampo anni la memoria di decenni, ma far credere di aver concluso quello che invece si è sempre combattuto mi sembra veramente troppo. È una questione di rispetto dell’intelligenza delle persone, prima ancora che della città”.