Pedaggio Milano-Meda, Pd Como e Brianza uniti: "Opera dannosa per ambiente e tasche dei cittadini"
Il pedaggio impatterà anche su diversi comuni della provincia di Como
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"La decisione finale spetta a chi governa la Lombardia, ma noi continueremo a opporci a un’opera dannosa per l’ambiente e per le tasche di migliaia di cittadini, che sulla tratta B2, da sempre gratuita, perderanno il diritto alla mobilità, solo per sostenere un progetto già finanziato con i soldi pubblici e che da solo non sta in piedi", a dirlo è stato Antonio Mandato, segretario comunale del circolo Pd lentatese, durante la conferenza stampa contro il pedaggiamento della Milano Meda, tenutasi ieri sera 21 febbraio in via Papa Giovanni XXIII.
Pedaggio Milano-Meda, Pd Como e Brianza presenteranno una mozione in Regione
Il pedaggio impatterà anche su diversi comuni della provincia di Como. Presenti alla conferenza i consiglieri regionali del Pd Gigi Ponti e Angelo Orsenigo, firmatari della mozione che verrà presentata in aula martedì 4 marzo, con l’obiettivo di impegnare la Giunta a garantire la gratuità della SS35. “Ho stima per l’ingegner Fusco, direttore generale di Pedemontana, ma sul tema pedaggi non è lui il nostro interlocutore. La scelta è politica e a pronunciarsi dev’essere il Presidente Fontana. Per questo motivo - spiega Ponti - noi crediamo che ci siano tutte le ragioni per sostenere un’istanza così importante che arriva direttamente dal territorio e soprattutto da Lentate, che sarà il comune maggiormente colpito dal pedaggiamento”.
La petizione ha raccolto 5mila firma cartacee e oltre 4mila online
Numeri alla mano, finora la petizione che chiede la gratuità della tratta ha raccolto oltre 5 mila firme cartacee e 4.067 firme online, per un totale di quasi 10 mila firme. "Questa - conclude Ponti - è la testimonianza di come il problema sia avvertito da tutti i cittadini brianzoli dell’area, sia per i costi in sé sia per il congestionamento del traffico, che il pedaggio causerà alla viabilità ordinaria".
Dello stesso avviso Angelo Orsenigo il quale ha sottolineato: “Sosteniamo i sindaci, anche quelli della provincia comasca che stanno dimostrando tutta la loro preoccupazione. Grazie all’istituzione del Tavolo permanente in Regione Lombardia abbiamo ottenuto, finalmente, l’avvio dello studio del piano del traffico anche per il Comasco. E’ evidente che per evitare di pagare questo scandaloso pedaggio, i mezzi si riverseranno nei centri abitati, creando una situazione insostenibile e peggiorando la qualità della vita degli abitanti e dei pendolari” dice Orsenigo che continua: "Il cantiere non inizierà prima di novembre 2025. Sarebbe importante che Regione Lombardia riuscisse nel frattempo – dice il consigliere Orsenigo – a mettere in atto strategie per canalizzare il traffico su strade il più possibile lontane dai centri abitati. Inoltre – conclude il consigliere comasco – è urgente un piano del servizio pubblico locale in grado di migliorare le proprie performance in modo da poter incentivare chi ha la possibilità a non utilizzare l’auto privata e a muoversi con i treni".
"Basta scaricare i conti in rosso che Pedemontana non ripiana"
A ciò si aggiunge la voce di Carla Gaiani, segretario Pd della Provincia di Como, che afferma: "Regione Lombardia non può continuare a scaricare i conti in pesante rosso che Pedemontana non riesce a ripianare – parliamo di perdite per circa 106 milioni di euro e di un debito totale stimato di oltre 390 milioni - sui cittadini lombardi, facendo pagare il pedaggio alle migliaia di pendolari che ogni giorno già utilizzano gratuitamente la Milano-Meda. Il territorio, i pendolari non possono continuamente essere tartassati e spremuti come limoni".
"Quest’opera si sta dimostrando dannosa non solo per l’ambiente, ma anche per le tasche dei cittadini: è infatti inaccettabile che la Milano Meda, nella tratta Lentate - Bovisio Masciago, arriverà a costare circa 5 euro tra andata e ritorno, per un totale di oltre 100 euro al mese. È un salasso che vogliamo evitare", concludono i dem.