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Pnrr, occasione storica anche per il Lario

Il consigliere regionale Sergio Gaddi: "Riconosciuti alla provincia di Como stanziamenti importanti"

Pnrr, occasione storica anche per il Lario
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Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un'occasione storica anche per la provincia di Como, come spiega Sergio Gaddi, consigliere regionale, componente dell’Assemblea Nazionale Unesco, nonché curatore di mostre, critico d’arte e divulgatore.

Pnrr, occasione storica anche per Como

Il Pnrr è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell’ambito del pacchetto Next Generation EU (piano da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione europea in risposta alla crisi pandemica) per rilanciare l’economia e permetterne lo sviluppo verde e digitale.

"Un’occasione storica per Italia ed Europa - dice Gaddi - Come ha ribadito di recente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Assemblea Nazionale delle province d’Italia, la piena riuscita del piano merita tutto l’impegno e la solidarietà di cui la nostra società è capace. E ciò vale anche sul Lario, per investire in infrastrutture, servizi e conoscenza e rimanere così al passo con i tempi sviluppando le enormi potenzialità del territorio".

Accelerare la transizione ecologica e digitale, migliorare la formazione di lavoratrici e lavoratori e conseguire una maggiore equità sociale sono gli scopi del piano.

I numeri del Pnrr nella nostra provincia

Ma quali i numeri del Pnrr nel Comasco? Tutti gli interventi divisi per tipologia, area e attuatori sono sul sito regione.lombardia.it, con i dati aggiornati delle risorse assegnate ai territori.

Il capoluogo di provincia, Como, prevede 194 interventi per un totale di quasi 90 milioni di euro, seconda in classifica è Cantù con 34 interventi per 6,2 milioni, segue Mariano Comense con 29 progetti e un impegno di quasi 12,5 milioni. Nella top ten anche San Fermo con oltre 18 milioni per 21 progetti. L’impegno del Pnrr sul Lario ammonta complessivamente a oltre 308 milioni di euro per 1531 interventi.

"Al Lario sono riconosciuti stanziamenti importanti. Ad esempio, forte è l’investimento nel digitale - rimarca Gaddi - Oltre 11 milioni e mezzo al miglioramento della qualità e dell'usabilità dei servizi pubblici digitali, oltre 12 milioni per incentivare l’uso del cloud ossia risorse e servizi direttamente su Internet. Tra gli interventi strutturali, quelli per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per un più ampio accesso alla cultura".

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