La protesta

Polemica sul Pgt di Erba. Circolo Ambiente Ilaria Alpi: "Non basta ridurre il consumo di suolo"

"Secondo noi l'urbanistica non va fatta sulla base delle richieste dei proprietari dei fondi! Quello che ha in mente il sindaco è il modo vecchio, e pessimo, di fare urbanistica"

Polemica sul Pgt di Erba. Circolo Ambiente Ilaria Alpi: "Non basta ridurre il consumo di suolo"
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"A Erba la variante al PGT deve prevedere il 'consumo di suolo Zero' e non pensare ad una semplice riduzione del consumo di suolo".

Queste le parole del presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" Roberto Fumagalli che si è espresso sulla volontà del sindaco di Erba, Mauro Caprani, di prevedere una riduzione del consumo di suolo nel prossimo Pgt. Per il presidente del Circolo, nonostante sia un provvedimento già migliorativo della situazione attuale, non basterebbe solo ridurre il consumo di suolo, ma arrivare alla tanto agognata quota "zero".

Il commento di Fumagalli

"Ebbene, queste parole rischiano di essere vuote: per 'ridurre il consumo di suolo' basterebbe infatti 1 solo metro quadro in meno rispetto a quanto indicato nel PGT vigente, che invece - purtroppo - prevede la possibilità di nuova edificazione su aree verdi. Questo per quanto per quelle più importanti, ovvero le aree di via Galilei e quelle di via Monti, i cantieri sono già stati avviati nel corso degli ultimi mesi.

Lo stesso sindaco ha poi affermato che la procedura di variante verrà aperta alle richieste dei privati cittadini, per quanto riguarda eventuali "cambi di destinazione d'uso, ... per rendere più appetibili i propri terreni, ... e per chiedere modifiche all'edificabilità...". Secondo noi l'urbanistica non va fatta sulla base delle richieste dei proprietari dei fondi! Quello che ha in mente il sindaco è il modo vecchio, e pessimo, di fare urbanistica.

Il disegno urbanistico del futuro della città lo deve fare il Consiglio comunale, in maniera totalmente svincolata e indipendente rispetto al volere dei proprietari dei terreni. L'urbanistica non deve essere pensata ad uso e consumo dei proprietari immobiliari, ma è un disegno del futuro della città, che vada anche a vantaggio di quei cittadini che non sono proprietari e che vivono ad esempio in un appartamento in affitto, ma che hanno il diritto di vivere in una città più bella, con meno cemento, meno traffico e meno inquinamento..

Ecco, noi crediamo che questo futuro debba essere fatto attraverso la totale cancellazione di tutte le possibilità di nuova edificazione. Nel contempo si deve insistere sulla riqualificazione delle aree dismesse, disegnando un centro città a misura di pedoni e di biciclette, con nuovi spazi pubblici, come ad esempio una grande piazza pedonale, nuovo verde e nuove alberature. Questo per far 'respirare' il centro e renderlo un ambito di socializzazione, evitando nel contempo la cementificazione di altre aree verdi".

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