Sindaco Cantù dopo il caso "incompatibilità": "Parlo ancora con mio fratello"

I primi sei mesi del primo cittadino canturino.

Sindaco Cantù dopo il caso "incompatibilità": "Parlo ancora con mio fratello"
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Dopo la vittoria elettorale del mese di giugno, un primo bilancio di quanto fatto nel corso di questi primi sei mesi dal sindaco di Cantù, Edgardo Arosio.

"Parlo ancora con mio fratello"

Il 25 gennaio il responso del Tar sul "caso incompatibilità" al ruolo di sindaco, scoppiato subito dopo le elezioni. L’impresa di pompe funebri Zanfrini di proprietà del fratello Armando e della cognata, infatti, aveva ottenuto l’appalto comunale del servizio funebre. Il che metteva Arosio nella posizione di essere incompatibile con la carica di sindaco. Era stata poi la dirigente di settore ad annullare d’ufficio l’appalto, in autotutela, dopo che in Consiglio comunale la maggioranza aveva messo in luce alcuni vizi di procedura. Ora, l'ultimo ostacolo da superare è porprio quello del Tar a cui Zanfrini ha fatto ricorso.

Ai nostri microfoni il sindaco ha spiegato di aver comunque mantenuto i rapporti col fratello: "Sì, parlo ancora con mio fratello Armando: fortunatamente abbiamo un papà che ci unisce".

L'intervista integrale su il Giornale di Cantù da oggi, sabato 6 gennaio, in edicola
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