Il commento

Stop allo smart working per i frontalieri, Erba (M5S): "Bisogna prolungare questo strumento, ha funzionato bene"

“Non riusciamo a comprendere la decisione di non prorogare l’accordo. Negli ultimi anni l’introduzione dello smart working ha generato diversi effetti positivi"

Stop allo smart working per i frontalieri, Erba (M5S): "Bisogna prolungare questo strumento, ha funzionato bene"
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Stop al lavoro agile per i frontalieri: non è stato rinnovato l’accordo amichevole tra Italia e Svizzera sottoscritto nel 2020 che riconosceva la possibilità di ricorrere allo smart working. Un mancato rinnovo che non trova d'accordo il Movimento 5 Stelle e in particolare Raffaele Erba.

Stop allo smart working per i frontalieri, Erba (M5S): "Bisogna prolungare questo strumento, ha funzionato bene"

La decisione è ormai ufficiale e le regole speciali in materia di telelavoro tra i due Paesi resteranno in vigore soltanto fino al 31 gennaio 2023. Già a fine dicembre, attraverso un Ordine del Giorno presentato a Roma, il Movimento 5 Stelle chiedeva di ripristinare l’accordo. In queste ore sindacati, imprese, camera di commercio hanno inviato una lettera congiunta alla Segreteria di Stato chiedendo la proroga della misura. Al coro delle proteste a difesa del lavoro agile dei frontalieri si è aggiunta ieri anche la Regio Insubrica. E oggi Raffaele Erba ha aggiunto:

"Una moltitudine di voci si sta mobilitando per chiedere un passo indietro allo stop dello Smart Working per i frontalieri. Come Movimento 5 Stelle stiamo ancora aspettando un riscontro al nostro Ordine del Giorno: serve una risposta rapida perché il 31 gennaio si avvicina e il tempo sta scadendo, non capiamo questa titubanza del Governo”.“Non riusciamo a comprendere la decisione di non prorogare l’accordo. Negli ultimi anni l’introduzione dello smart working ha generato diversi effetti positivi come il miglioramento della qualità della vita dei lavoratori frontalieri e l’alleggerimento del traffico con conseguente riduzione delle emissioni inquinanti”.

“Prolungare uno strumento che ha funzionato molto bene – conclude il consigliere Erba – è doveroso, anche perché le stesse imprese si sono schierate a favore di tale misura”.

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