l'annuncio

Transizione digitale, 14mila Enti migreranno sul cloud. Butti: "Como virtuosa, in arrivo 29 milioni"

Tra i Comuni che otterranno più fondi Cantù, Erba ma anche piccoli centri come Capiago Intimiano e Fenegrò

Transizione digitale, 14mila Enti migreranno sul cloud. Butti: "Como virtuosa, in arrivo 29 milioni"
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Il sottosegretario di Stato con delega all'Innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha presentato a Como i primi risultati sulle pubbliche amministrazioni che hanno presentato progetti e fatto richiesta di fondi del Pnrr per la migrazione su cloud dei propri servizi: in provincia di Como arriveranno 29 milioni di euro.

Transizione digitale, 14mila Enti pubblici migreranno sul cloud

Sono oltre 14mila tra Comuni, scuole e Asl (Ats in Lombardia) le amministrazioni locali italiane che hanno aderito agli avvisi pubblici per la migrazione al cloud promossi dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La misura 1.2 del Pnrr "Abilitazione e facilitazione delle PA locali nella migrazione al cloud" mette a disposizione 1 miliardo di euro e prevede un programma di supporto e incentivo per migrare sistemi, dati e applicazioni delle PA locali verso servizi cloud qualificati. Il 90% dei Comuni e l'80% delle scuole ha richiesto finanziamenti per migrare i propri applicativi in cloud sulla piattaforma PA Digitale 2026.

Su PA Digitale 2026 le pubbliche amministrazioni hanno potuto beneficiare di un percorso guidato per accedere alle risorse stanziate dagli Avvisi, richiedendo attraverso un processo di adesione compeltamente online, dei voucher economici predefiniti e tarati sulle loro specifiche esigenze. Inoltre hanno potuto beneficiare del sostegno dei team territoriali messi a disposizione dal Transformation Office del Dipartimento per la trasformazione digitale.

Questa mattina, lunedì 3 aprile 2023, il sottosegretario Alessio Butti, affiancato dal presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca, ha presentato agli amministratori del territorio gli ottimi risultati raggiunti: in Italia sono 7.447 i Comuni candidati per la migrazione al cloud, oltre il 99% del totale. In provincia di Como il 100% dei Comuni (136) ha fatto richiesta per il passaggio e sono stati quindi richiesti 29 milioni di euro.

Il futuro dell'identità digitale

"Ringrazio il sottosegretario Butti che ha scelto il nostro territorio per celebrare il traguardo nazionale sulla digitalizzazione della PA - ha esordito il presidente Bongiasca - Tanti sindaci, anche di comunità piccoline, hanno presentato richiesta e questo significa che l'attenzione a questi temi non riguarda solo le realtà più grandi. L'obiettivo comune è rendere le PA più semplici e accessibili per tutti i cittadini".

"L'obiettivo del 31 marzo era di raggiungere il 75% delle PA locali, traguardo che abbiamo ampiamente superato. C'è stata una sensibile impennata di richieste negli ultimi 4 o 5 mesi, ancora di più negli ultimi 2 perché abbiamo imposto una sensibilità diversa al processo - ha spiegato il sottosegretario Butti - Ora l'obiettivo è arrivare nel 2026 con tutti gli enti pubblici sul cloud".

"Digitalizzare significa avere meno oneri e più risorse umane disponibili a fare altro all'interno di un Ente pubblico, ma anche rendere la vita più semplice ai cittadini - ha aggiunto Butti - La semplificazione però è un passaggio primario: è necessario snellire le procedure per i cittadini e le PA e poi digitalizzare. Per questo abbiamo attivato piattaforme nazionali che hanno l'obiettivo di rendere interoperabili i dati delle diverse amministrazioni. Infine è necessario lavorare molto sulle competenze digitali, formare adeguatamente personale e cittadini, e portare una reale connettività sul nostro territorio".

Il sottosegretario Butti annuncia i 29 milioni di euro per la provincia di Como

In provincia di Como virtuose sia le città più grandi sia i piccoli Comuni. Tra quelli che otterranno maggiori fondi il Comune di Como (843mila euro), Cantù (632mila euro), Zelbio Nesso e Veleso (75mila in totale), Erba (395mila), Lomazzo (383mila), Fenegrò (233mila) e Capiago Intimiano (400mila euro).

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