Il commento

Trenord, Orsenigo (PD): "Ora Lucente boccia il servizio. Ma non era lui in Giunta per il rinnovo di 10 anni?"

"Hanno staccato un assegno in bianco, così, senza gara. Il fatto è che il servizio negli ultimi anni non segna un miglioramento ma, anzi, una regressione"

Trenord, Orsenigo (PD): "Ora Lucente boccia il servizio. Ma non era lui in Giunta per il rinnovo di 10 anni?"
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"L'assessore Lucente ci ha ripensato: se ieri dava la sufficienza a Trenord, oggi la boccia e, addirittura, lamenta i troppi ritardi e i problemi di affidabilità dei treni regionali. È arrivato a parlare addirittura di una globale insufficienza. Incredibile".

Queste le parole del consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo, che già nei giorni scorsi era intervenuto in risposta all’assessore regionale ai trasporti, in quota Fratelli d’Italia, invitandolo a salire sulla Como-Lecco, una delle peggiori tratte ferroviarie lombarde per disagi e ritardi.

Franco Lucente, nella seduta di ieri del Consiglio regionale, ha affermato che “la sufficienza data all'azienda, in realtà, nei termini tecnici di chi si occupa di trasporto è una insufficienza”. Un dietrofront che non poteva passare inosservato.

"Perché rinnovare per 10 anni con Trenord?"

“Evidentemente l’assessore si è ricreduto. Bene... o quasi. Rimane un mistero: se questa è la situazione allora perché rinnovare in giunta l’affidamento del servizio ferroviario regionale a Trenord per altri dieci anni, con 110 milioni di euro in più per ogni singolo anno? Hanno staccato un assegno in bianco, così, senza gara. Il fatto è che il servizio negli ultimi anni non segna un miglioramento ma, anzi, una regressione. Ricordiamo un dato su tutti: le tratte a non rispettare gli standard di affidabilità erano 3, sette anni fa. Oggi, siamo a 26. E su questo non si può scherzare, perché i cittadini si aspettano di avere un servizio di qualità. La strada maestra doveva essere una gara con cui tutelare la parte sana di Trenord - i lavoratori - e dare un servizio migliore ai pendolari lombardi” conclude il consigliere Dem della provincia di Como.

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