Visite mediche, liste d'attesa infinite. Pd e M5s: "Cambiare rotta, il sistema non funziona"
Risponde da Regione il sottosegretario Turba: "Stiamo assumendo".
Prenotare una visita da dopo il lockdown è una vera e propria impresa. I tempi delle liste d'attesa sono infatti lunghissimi: si parla di almeno 6 mesi. Senza contare che alcune prestazioni non sono neppure programmabili al momento in provincia di Como. Una situazione che rischia di esplodere.
Visite mediche, liste d'attesa infinite: la posizione del Pd
"Liste d'attesa infinite in questi giorni. Sul fronte sanitario serve fare di più - sottolinea il consigliere regionale del pd Angelo Orsenigo - Sono tante le segnalazioni che riceviamo per ritardi e slittamenti di visite mediche ed esami. Abbiamo ottenuto che Regione Lombardia attui il nostro piano di emergenza per smaltire le 18 milioni di prestazioni sanitarie non erogate durante l’emergenza Coronavirus tenendo aperte strutture sanitarie lombarde anche il sabato e la domenica e assumendo più medici per poter risolvere l’emergenza entro la fine di novembre".
"Ma non tutto dipende dal Covid, anche lo scorso anno si erano presentati gli stessi problemi - ha aggiunto Orsenigo - La mia richiesta, già presentata, è semplice: si allunghino gli orari, anche nei giorni feriali. Il sistema privatistico voluto da Regione non tiene, cambiamo rotta immediatamente. Ci segnalano che anche nella somministrazione dei vaccini ci sono parecchi ritardi, il rischio è che i ragazzi e i bambini vadano a scuola senza avere una copertura adeguata? Anche su questo occorre riflettere e attivarsi per avere una sanità migliore, per tutti".
L'accusa del M5s
“Sappiamo che il problema delle lunghe liste di attesa è un'altra falla importante del sistema sanitario lombardo” premette Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle.
“Come Movimento 5 Stelle, da anni denunciamo questa inefficienza: nel 2018 uno dei punti cardine del nostro programma elettorale regionale era l’adozione dell’agenda unica per gestire gli appuntamenti con maggiore rapidità. Anche successivamente, abbiamo proposto diverse volte un emendamento ma non è stato mai attuato” ha aggiunto.
“Ma questo non è l'unico problema. Spesso assistiamo a un forte divario tra tempi di attesa molto diversi tra pubblico e privato. Soprattutto negli ultimi mesi segnati dalla grave pandemia, abbiamo assistito ai grandi limiti della forte privatizzazione della sanità in Lombardia” prosegue il consigliere pentastellato.
“Da settembre 2020 la Legge Sanitaria Regionale verrà messa in discussione e quindi si presenterà l’occasione per affrontare le molte criticità che il nostro sistema regionale ha mostrato, primo fra tutti il forte indirizzo privatistico. In Veneto si è scelto di rafforzare il pubblico e i fatti hanno dimostrato come sia possibile ottenere grande efficienza anche da questo modello" sottolinea il consigliere regionale pentastellato.
“La sanità non può essere un business in cui pochi ottengono grandi utili sulla pelle dei malati e del personale sanitario. Tra qualche settimana non possiamo lasciarci sfuggire l'occasione per accorciare finalmente i tempi di attesa e garantire un servizio all'altezza delle aspettative dei pazienti lombardi” conclude Raffaele Erba.
La risposta di Regione Lombardia
“Certamente anche in questi giorni si registra una complessità nel programmare e prenotare le visite mediche con un relativo aumento di angosce e difficoltà per chi necessita di queste prestazioni. Non bisogna però mai dimenticare i mesi appena trascorsi in cui il nostro sistema sanitario ha dovuto gestire uno tsunami impressionante mai avvenuto nel recente passato. Tutto questo ha inevitabilmente avuto ripercussioni su tutto il lavoro ospedaliero e di assistenza ma con impegno e grandi sforzi Regione Lombardia sta cercando di introdurre nuovi strumenti per tornare presto alla normalità" ha spiegato il sottosegretario di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con il Consiglio regionale, Fabrizio Turba.
"Si è dato il via alle nuove assunzioni che serviranno sia, speriamo di no, dovessimo rivivere una situazione critica provocata dal Covid, sia per ripartire pienamente con tutte le prestazioni. Si è inoltre ampliato l’orario per svolgere le visite mediche che possono essere fatte anche il sabato e la domenica. Ricordiamo inoltre che per i malati cronici le visite di controllo possono essere prenotate direttamente dal proprio medico di base, un’ulteriore forma di sostegno a chi ne ha bisogno” ha aggiunto Turba.
“Siamo certamente consapevoli che non tutti i disagi verranno risolti in pochi giorni, quanto avvenuto è stato davvero devastante ma gli sforzi e l’impegno con cui Regione Lombardia sta gestendo la ripartenza sono senza dubbio importanti e fanno ben sperare per un presto ritorno alla normalità”, ha concluso.