Bonus casa: «carpe diem», è ora di cogliere l'attimo
Con i professionisti di Green Eco Contract srl facciamo il punto sugli incentivi fiscali oggi ancora in essere per la riqualificazione degli immobili
Alle volte sembra che quanto accaduto con i vari bonus fiscali (Bonus facciate, Superbonus, Bonus ristrutturazione etc) e le continue modifiche via via introdotte dal legislatore, non abbia insegnato alcunché.
In questo caso sembra che il detto “Carpe diem” sia appropriato quanto opportuno.
Ma facciamo il punto sulle detrazioni fiscali che saranno modificate nel tempo. Per la ristrutturazione delle parti comuni di edifici condominiali spettano le seguenti detrazioni:
• 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati dall’amministratore) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare
• 36%, con il limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno pagate dal 1° gennaio 2025.
Le parti comuni interessate sono quelle indicate dall’articolo 1117, numeri 1, 2 e 3 del codice civile:
• il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d’ingresso, i vestiboli, i portici, i cortili, tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune
• i locali per la portineria e per l’alloggio del portiere, per la lavanderia, per il riscaldamento centrale, per gli stenditoi o per altri simili servizi in comune
• le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere che servono all’uso e al godimento comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, le fognature, eccetera.
Per gli interventi di efficientamento energetico sulle parti comuni vi sono gli incentivi previsti dall’ECOBONUS, i quali sono in scadenza al 31.12.24. Pertanto, coloro i quali non usufruiranno di tali incentivi nell’anno in corso, non potranno usufruire di tali incentivi per interventi che saranno realizzati a partire dal 2025.
In virtù di quanto previsto dall’art. 14 commi 2-quater e 2-quater.1, del D.L. 63/2013 e successive modificazioni sono soggetti ad agevolazione fiscale gli interventi di isolamento energetico su parti comuni degli edifici condominiali, che interessino l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio medesimo (detrazione fiscale del 70%).Il Bonus fiscale prevede la detrazione al 70% con durata 10 anni, delle spese sostenute entro i massimali ammissibili.
L’utilizzo di tale Bonus precisa che i lavori debbano essere ultimati entro il 31.12.24. In questa situazione, vista le varie disposizioni normative emanate nell’ultimo periodo è quasi certo che tale agevolazione fiscale non verrà prorogata oltre la scadenza indicata. L’Ecobonus indicato non è da confondere con il Superbonus, il quale prevede per l’anno 2024 una detrazione di imposta al 70%. Pur non essendo più presente la possibilità di utilizzare lo sconto in fattura, vi è da rilevare che l’attuale detrazione fiscale al 70% per gli interventi in Ecobonus sull’involucro dell’edificio condominiale risulta decisamente interessante alla luce dei risparmi e della qualificazione energetica del fabbricato.
Esposto quanto sopra, l’inerzia di molti attori lascia decisamente perplessi, alla luce del fatto che molti soggetti rinunciano ad effettuare qualunque tipo di valutazione preliminare.
Cosa accadrà in futuro è semplice, molti soggetti dovranno provvedere al pagamento di interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione, efficientamento energetico senza poter godere di alcun tipo di agevolazione fiscale.
Rilievi con scanner, drone e termografia
La Green Eco Contract srl, presente nel triangolo Lariano con l’ufficio di Erba – Via Leopardi 10, fornisce anche servizi specifici legati all’analisi dei fabbricati, consistenti nella realizzazione di rilievi con LASER Scanner e Droni, essendo i tecnici della società in possesso delle varie qualifiche richieste, unitamente a indagini termografiche ad infrarossi e verifiche con termoflussimetri. Indagini saranno sempre più importanti per il futuro, visto quanto indicato nella direttiva EPDB (Energy Performance of Buildings Directive) recentemente approvata.
Per qualunque informazione è possibile contattare direttamente l’arch. Federico Allievi al numero di telefono 375.862.0027 o inviare una email all’indirizzo info@greenecocontract.it
Chi è Green Eco Contract srl
La Green Eco Contract srl, quale E.S.Co. (Energy Service Company) Certificata UNI CEI 11352:2014, opera con diversi uffici posti tra la provincia di Milano, di Monza e Brianza e di Como/Lecco. Nel Triangolo Lariano la società è presente con un proprio ufficio sito nel Comune di Erba – Via Leopardi 10, il cui responsabile è l’Arch. Federico Allievi, esperto in progetti ed interventi di efficientamento e riqualificazione energetica. «Vi è da premettere - cita l’arch. Allievi - che le società E.S.Co. attualmente certificate secondo la Norma UNI CEI 11352:2014 in Italia sono 916 (fonte Accredia), mentre, giusto per fare un paragone, quelle certificate (Sistema di gestione Qualità) secondo la Norma UNI ISO 9001:2015 sono 136.084 (riconosciute da Accredia), mentre si presume ve ne siano altrettante certificate da Organismi di ispezione Stranieri secondo il sistema IAF».
Le E.S.Co. forniscono a vari livelli e secondo le singole competenze e peculiarità, servizi di efficienza energetica.
La nuova direttiva Europea EPDB approvata in via definitiva il 12 marzo 2024, presuppone in fatto che le indagini preliminari e i progetti di efficientamento energetico dei fabbricati debbano tenere conto dei risultati attesi e, di conseguenza devono essere realizzati da personale tecnico competente e certificato». «In merito alla direttiva EPDB (Energy Performance of Building Directive) - riferisce sempre l’arch. Allievi - molti non hanno compreso che la stessa, seppur prevede vari step per l’entrata in vigore definitiva, avrà un effetto quasi immediato sul mercato immobiliare, poiché sono molti gli edifici la cui classificazione varia tra la classe G e la classe F, con la conseguenza di diventare nel tempo meno appetibili per un acquisto, poiché il possibile acquirente dovrà necessariamente tenere conto dei costi che prima o poi sosterrà per una “riqualificazione” energetica (adesso) o un adeguamento energetico (domani). Inoltre, dovrà essere valutato l’approccio che gli Istituti di credito utilizzeranno in futuro per l’erogazione di mutui riferiti all’acquisto di immobili la cui certificazione energetica evidenzia l’appartenenza ad una classe G, F, o E.
Se consideriamo, inoltre, che la nuova direttiva EPDB introduce il cosiddetto “Passaporto di Ristrutturazione”, che è un documento importante per la pianificazione dei futuri interventi sugli immobili residenziali, dobbiamo comprendere che diventa assolutamente necessario prevedere per ogni edificio una attività di analisi tecnica che contempli in maniera chiara ed inequivocabile la stato e la classificazione energetica globale dell’edificio, al fine di consentire una valutazione coerente rispetto a quelli che saranno via via i vari obblighi imposti dalla normativa vigente».