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Cefalea: tipologie, sintomi e come affrontarla

Cefalea: tipologie, sintomi e come affrontarla
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La cefalea è un disturbo piuttosto comune, che colpisce persone di tutte le età e con diversi stili di vita. Nonostante la sua elevata incidenza, tuttavia, tale condizione rimane spesso sottovalutata e mal compresa.

Questa patologia, infatti, può presentarsi in diverse forme, ognuna caratterizzata da specifici sintomi e impatti variabili sulla qualità della vita. Non è solo un disagio temporaneo, ma può configurarsi come una condizione che necessita di una gestione accurata e a lungo termine.

Le principali forme di cefalea

Le cefalee vengono generalmente classificate in due grandi categorie: primarie e secondarie. Quelle primarie sono disturbi a sé stanti, mentre le secondarie sono causate da altre condizioni mediche. È possibile, inoltre, identificare diverse tipologie di questo disturbo.

La cefalea tensiva, innanzitutto, è la forma più comune di cefalea primaria. Si caratterizza per un dolore sordo e costrittivo, spesso descritto come una fascia stretta intorno alla testa. Può essere episodica o cronica ed è associata a stress, ansia o tensione muscolare.

Meno comune ma estremamente dolorosa è invece la cefalea a grappolo. Si manifesta con attacchi di dolore severo, spesso localizzato intorno all'occhio. Quanto alla cefalea cervicogenica, invece, è provocata da disturbi del collo. Il dolore parte dalla regione occipitale e si irradia verso la fronte.

Possiamo inoltre ricordare la cefalea da sinusite, associata all'infiammazione dei seni paranasali, la cefalea da abuso di farmaci, che si sviluppa in pazienti che fanno un uso eccessivo di analgesici per il trattamento di cefalee preesistenti, o ancora la nevralgia del trigemino, che colpisce l’omonimo nervo.

I sintomi più comuni della cefalea

La sintomatologia della cefalea varia in base alla tipologia e alla gravità del disturbo. Il dolore, che rappresenta il segnale principale, può manifestarsi con caratteristiche diverse: pulsante, costrittivo, trafittivo o sordo.

La localizzazione del dolore può essere unilaterale, bilaterale, frontale, occipitale o diffusa a tutta la testa. La sua intensità potrebbe variare da lieve a debilitante: se troppo intenso, influenza significativamente le attività quotidiane.

La cefalea, poi, è spesso accompagnata anche da una serie di sintomi associati che contribuiscono al disagio complessivo. Nausea e vomito, ad esempio, sono particolarmente comuni nelle forme di cefalea più severe. Spesso, inoltre, i pazienti sperimentano una marcata sensibilità alla luce (fotofobia) e ai suoni (fonofobia), che li costringe a cercare rifugio in ambienti bui e silenziosi.

Come affrontare la cefalea

La gestione efficace della cefalea richiede un approccio personalizzato che tenga conto della tipologia specifica, della frequenza degli episodi e dell'impatto sulla qualità della vita del paziente. Le strategie di trattamento includono approcci farmacologici e non farmacologici, spesso combinati per ottenere i migliori risultati.

Gli analgesici da banco sono utilizzati per forme lievi di cefalea, mentre farmaci più specifici, come i triptani, si prescrivono per l'emicrania. La terapia preventiva, indicata per pazienti con cefalee piuttosto severe, mira alla riduzione della frequenza e dell'intensità degli attacchi attraverso l'uso di beta-bloccanti, antidepressivi o antiepilettici.

Infine, l'identificazione e la gestione dei fattori scatenanti, la regolarità nel sonno e nell'alimentazione, un'adeguata idratazione, ma anche l'attività fisica regolare possono avere un impatto significativo sulla frequenza degli attacchi di cefalea.

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