Salute e benessere

Ciclismo e salute maschile, facciamo chiarezza: nessun rischio di impotenza ma serve attenzione

Intervista al dottor Fabrizio Scroppo, responsabile del Servizio di Andrologia all’Istituto Clinico Villa Aprica

Ciclismo e salute maschile, facciamo chiarezza: nessun rischio di impotenza ma serve attenzione
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Ciclismo e salute maschile, un tema abbastanza controverso sul quale serve fare chiarezza.

Si è appena concluso il Giro d’Italia e il 3 giugno si è celebrata la giornata mondiale della bicicletta. Come riporta una ricerca 2022 dell’Ipsos, in Italia il 57% degli intervistati afferma di saper andare in bicicletta e il 49% di possederne una da poter utilizzare personalmente per i propri spostamenti. Il 26% afferma di utilizzare la bicicletta per fare attività fisica e soltanto il 10% per raggiungere il proprio posto di lavoro o studio.

Ma andare in bicicletta può comportare rischi per la salute maschile? Per sfatare questi pregiudizi abbiamo intervistato il dottor Fabrizio Scroppo, responsabile del Servizio di Andrologia all’Istituto Clinico Villa Aprica di Como.

Ciclismo e salute maschile, facciamo chiarezza

Andare in bicicletta fa bene, come ogni attività fisica?

“L’uso della bicicletta è una attività fisica i cui effetti benefici sulla salute sono ampiamente riconosciuti. È anche documentato che i ciclisti hanno un rischio ridotto di malattia e sono più sani rispetto alla popolazione in generale. Soprattutto, mostrano un maggior benessere cardiovascolare e cardiorespiratorio. Ad esempio, andare in bici a lavoro riduce il rischio di obesità e di ipertensione, con vantaggi per la salute in generale. E i benefici si ottengono anche utilizzando le biciclette a pedalata assistita. Inoltre, il ciclismo ha una valenza sociale, correlata all’attenzione per l’ambiente essendo un mezzo di trasporto non inquinante”.

Il dottor Fabrizio Scroppo, responsabile del Servizio di Andrologia presso l’Istituto Clinico Villa Aprica di Como

Ci sono delle controindicazioni? Ad esempio per la salute maschile?

“I possibili problemi sono riconducibili a due tipologie, urogenitali e sessuali. È evidente che chi va in bicicletta è soggetto a una compressione costante del sellino sull’area del perineo – tra l’ano e i testicoli – con una pressione dei nervi che può causare una riduzione della sensibilità e un intorpidimento dell’area genitale. A livello urinario, la compressione della sella può portare a un traumatismo dell’uretra, che può potenzialmente causare disturbi urinari”.

Rischi per la salute maschile?

Ma questo dipende dal tipo di utilizzo che si fa della bici?

“Nei cicloamatori o negli sportivi, in coloro che praticano un ciclismo ad alta intensità, i potenziali problemi possono avere una lieve prevalenza. Chi sono i ciclisti ad alta intensità? Coloro che vanno in bici da più di due anni per più di tre volte la settimana e ogni volta percorrono almeno 40 chilometri, oppure che vanno in bici per più di tre ore ogni giorno”.

E in questi casi cosa può succedere?

“In questi casi, in effetti, è possibile riscontrare effetti sul basso tratto urinario, come: senso di incompleto svuotamento della vescica, bisogno di andare in bagno frequentemente, svegliarsi la notte per andare in bagno, sensazione di dover andare in bagno senza averne effettivo bisogno, interruzione del getto o flusso debole della minzione. Studi medici confermano che i ciclisti amatoriali o a bassa intensità non hanno problemi di questo tipo, rispetto a chi pratica altri sport o non va in bici”.

Un’altra paura riguarda i possibili rischi di disfunzione erettile o impotenza?

“Questa è una preoccupazione da sfatare: numerosi lavori scientifici dimostrano che non esiste nessuna differenza - statisticamente significativa - nell’incidenza della disfunzione erettile tra ciclisti e altri sportivi, come chi pratica nuoto o corsa. Nonostante la preoccupazione causata dalla pressione sui nervi dell’area genitale”.

Qualche consiglio utile

Ma la pressione del sellino qualche problema lo può causare?

“Certamente stando molto tempo col perineo compresso sul sellino si può avvisare un senso di intorpidimento e la riduzione della sensibilità nell’area pelvica o genitale. Ma assolutamente non si corrono rischi maggiori di impotenza”.

Quali consigli possiamo dare per evitare questi inconvenienti?

“Ci sono delle soluzioni e delle accortezze da prendere: adattare le caratteristiche della bici, come la posizione del manubrio e della sella, e adottare una posizione migliore sulla bici. Ad esempio, un manubrio più alto, una sella anatomica e una buona posizione del ciclista aiutano a contrastare questi problemi. Anche alzarsi dalla sella ogni tanto o stare in piedi sui pedali può essere utile: è stato verificato che trascorrere il 20% della pedalata in piedi oppure alzarsi sulla sella ogni 10 minuti riduce il rischio di intorpidimento dei genitali. Insomma, ci vuole buon senso: chi va spesso in bici e da tanto tempo deve avere delle accortezze per evitare eventuali disturbi urinari. Ma chi usa la bici per andare a lavoro o per fare una passeggiata la domenica non avrà sicuramente problemi da nessun punto di vista”.

Quindi, andare in bici è un’ottima scelta ma, ovviamente, di fronte a qualsiasi disturbo o dubbio è sempre utile rivolgersi a un medico specialista.

Istituto Clinico Villa Aprica

L'Istituto Clinico Villa Aprica, incastonato sul lato sud di Monte Olimpino con una vista mozzafiato sul lago e sulla città di Como, è un centro di eccellenza, dotato delle più moderne tecnologie e con elevati standard di qualità e sicurezza al servizio dei pazienti.
L'Unità Operativa di Urologia dell’Istituto Clinico Villa Aprica a Como è un centro per la diagnosi e la terapia delle malattie di dell’apparato urinario e genitale e ospita un Servizio di Andrologia specificatamente dedicato alla salute sessuale e riproduttiva maschile. Competenza professionale e preparazione scientifica sono al servizio dei pazienti, non trascurando un aspetto fondamentale della relazione con loro: l’ascolto empatico per offrire la cura più completa possibile.
È inoltre attivo l’ambulatorio per le visite urologiche e andrologiche dedicato all’inquadramento delle problematiche inerenti il benessere maschile in tutti i suoi aspetti inerenti la sessualità e la fertilità.
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