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Il noleggio a lungo termine cresce sempre di più: i primi dati 2023

Il noleggio a lungo termine cresce sempre di più: i primi dati 2023
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Il 2023, anche se solo all’inizio, segna un ottimo avvio per il mercato dell’automotive ed in particolare per un segmento che negli ultimi anni è esploso a dismisura nel nostro Paese. Parliamo del noleggio a lungo termine, il servizio che permette di affittare un’auto attraverso un contratto di proprietà temporanea e di avere a disposizione la vettura che si desidera pagando una quota fissa mensile.

Un servizio che per gli italiani si è rivelato davvero vantaggioso, molto più comodo e versatile rispetto al classico acquisto di un’auto di proprietà. Lo dicono le stime ed i numeri che per il primo trimestre dell’anno in corso confermano un andamento più che positivo. 178.391 i nuovi contratti già stipulati nei primi tre mesi di 2023 con un andamento che punta alla crescita e già decisamente molto più alto rispetto allo scorso anno.

Il noleggio a lungo termine, come anche testimoniato da Rent4You, player di alto livello in questo settore, presente con sedi in tutta Italia, viene scelto indistintamente da diverse tipologie di utenti, sia privati, che ditte che liberi professionisti, a dimostrazione del fatto che si afferma come un servizio trasversale ed utile a tutti. 25.497 sono stati i nuovi contratti stipulati dai privati e ben 152.894 dalle aziende, quelle non automotive restano al primo posto fra gli utilizzatori occupando il 72,7% dei contratti.

Tutto lo Stivale ha risposto positivamente anche se la Lombardia resta la regione che maggiormente fa ricorso al servizio, seguita da Lazio, Piemonte, Trentino Alto Adige ed Emilia-Romagna. In totale il noleggio a lungo termine segna così un +31,9% rispetto allo stesso periodo del 2022. Grande accelerata è stata data alle auto ecologiche che grazie a questo tipo di servizio hanno iniziato a circolare di più.

Sono molti gli utenti che stipulando il contratto per il noleggio di un’auto scelgono una vettura elettrica o ibrida, consapevoli che ognuno deve fare la propria parte per accendere attivamente la transizione energetica. E se è possibile farlo anche con la mobilità, senza altri impegni, ma solo pagando una rata pensile, e ricaricando l’auto, perché non farlo? In vetta, sul tipo di alimentazione resta però il diesel. Seguono, sul fronte delle richieste, le auto ibride HEV. Insomma, la strada ormai è tracciata. Gli italiani sono sempre più consapevoli e sicuri che investire in un’auto di proprietà non è più cosa di questi tempi.

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