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Il settore delle sigarette elettroniche tra presente e futuro

Il settore delle sigarette elettroniche tra presente e futuro
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L’innovazione tecnologica è un trend che riguarda anche il settore delle sigarette elettroniche e che, come spesso accade anche in altri ambiti, corre decisamente più rapidamente rispetto a quanto non facciano gli aggiornamenti normativi. I dispositivi per svapare vengono considerati un simbolo di modernità e sono utilizzati anche per attenuare i danni che possono essere provocati dal tabagismo; c’è però una sfida da affrontare, ed è quella di individuare il giusto punto di equilibrio fra le libere decisioni dei consumatori, la spinta all’innovazione e la necessità di tutelare la salute pubblica. Quali sono, dunque, le prospettive per il futuro in questo ambito?

Le sfide dal punto di vista legislativo

Nel momento in cui una novità inizia a diffondersi, è inevitabile porsi un problema, quello correlato alla regolamentazione. Un esempio in tal senso viene offerto dal tema dell’intelligenza artificiale, che rende necessario il ricorso a norme che siano certe e che possano essere applicate in sicurezza. Tuttavia, è indispensabile che le norme vengano adeguate a ciò che è nuovo. Insomma, in Gran Bretagna nel 1861 entrò in vigore il Locomotive Act che imponeva alle auto di non superare il limite di velocità di 16 chilometri orari, ma per fortuna poi la legge è cambiata. Ebbene, lo stesso deve accadere in tutti gli altri ambiti, incluso quello delle sigarette elettroniche. Anche in queto comparto, infatti, il legislatore si è trovato nelle condizioni di dover adattare i nuovi regolamenti ai prodotti più innovativi che hanno fatto capolino sul mercato. Si pensi fra l’altro all’avvento del commercio elettronico, con la vendita online che ha costretto il legislatore a rivedere le norme. Nel nostro Paese, fra l’altro, è previsto il divieto di vendere il tabacco su Internet; al tempo stesso si possono comprare le sigarette elettroniche e i liquidi da inalazione da usare con le e-cig. Eppure il contesto appare piuttosto instabile, anche per effetto della legge delega per la riforma fiscale del 9 agosto del 2023, con la quale il governo ha ricevuto il mandato di vietare la vendita su Internet dei prodotti senza combustione da inalazione formati da sostanze liquide con un contenuto di nicotina.

Le sigarette elettroniche: un successo costante

Nel nostro Paese le sigarette elettroniche rappresentano un prodotto conosciuto da molti, anche grazie ai molteplici gusti che è possibile scegliere. Oltre a quelli più tradizionali, fruttati o cremosi, ce ne sono molti altri davvero particolari: pensate che esiste perfino un gusto chiamato Gomorra. In Italia di sigarette elettroniche si è iniziato a parlare quasi 20 anni fa: era il 2008, e le sigarette elettroniche erano state lanciate sul mercato negli Stati Uniti e in Europa solo un paio di anni prima, dopo il debutto in Cina. Chiaramente, sono molto più antiche le origini delle sigarette tradizionali, e in generale dell’abitudine di inalare il fumo che si ottiene dalle foglie di tabacco bruciato. Le e-cig di oggi sono molto giovani, ma tentativi di realizzare dei prodotti non molto diversi da quelli attuali erano già stati effettuati circa un secolo fa. Nel 1927, per esempio, a New York era stato brevettato un device chiamato vaporizzatore, che però non aveva raggiunto un grande successo anche a causa dei limiti tecnologici con cui si doveva fare i conti all’epoca.

La nascita e l’evoluzione delle sigarette elettroniche

Si deve a un altro esperimento statunitense un passo in avanti nella storia delle sigarette elettroniche. A metà degli anni ’60 del secolo scorso, infatti, un certo Herbert A. Gilbert ebbe l’intuizione di brevettare una sigaretta senza tabacco e senza fumo. La sua idea era quella di realizzare una batteria che fosse in grado di riscaldare una parte liquida che, per effetto della temperatura elevata, sarebbe evaporata. Nemmeno l’esperimento di Gilbert ebbe un riscontro favorevole, soprattutto perché a quel tempo i consumatori non erano ancora interessati a fruire di alternative alle sigarette classiche. Ecco, quindi, che con un altro balzo in avanti nel tempo arriviamo al 2003, anno in cui l’azienda Golden Dragon, in Cina, anche grazie alla diffusione delle batterie a litio ha proposto in commercio la sigaretta elettronica. Il nome scelto era Ruyan, che vuol dire “simile al fumo”. Il resto è storia recente e vita quotidiana.

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