Regime forfettario o partita IVA ordinaria? Dipende se si hanno figli a carico

Regime forfettario o partita IVA ordinaria? Dipende se si hanno figli a carico
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Chi apre una partita IVA ha di fronte due scelte: il regime forfettario e il regime ordinario. Molto dipende dalla tipologia della propria attività.

Il regime forfettario, introdotto dal 2015, è particolarmente vantaggioso poiché taglia un bel po' di spese. Tuttavia, le persone che intendono aderirvi devono rispettare una serie di requisiti.

Innanzitutto, i ricavi ed i compensi derivanti dall'attività non devono superare i 65.000 euro annui, mentre le spese sostenute per il personale dipendente o per il lavoro accessorio non possono superare i 20.000 euro lordi annui.

A differenza del regime fiscale ordinario, per chi apre una partita IVA forfettaria, al reddito viene applicata un'imposta del 15%.

Imposta sostitutiva che scende addirittura fino al 5%, per i primi 5 anni, per chi apre una nuova attività.

Per accedere al forfettario il richiedente non deve però aver esercitato alcuna attività per i precedenti tre anni. Inoltre, la nuova attività non deve essere la prosecuzione di un'altra svolta come lavoratore autonomo o come lavoro dipendente.

In pratica il regime forfettario consente di pagare meno tasse, ma bisogna sottolineare che si perdono comunque diversi benefici. A far pendere l'ago della bilancia, a favore dell'uno o dell'altro regime, è la presenza di figli a carico.

Tutte le riduzioni previste per i figli a carico, assicurate dallo Stato, non sono accessibili per le persone che usufruiscono del regime forfettario, a meno che l’altro genitore non percepisca un reddito più alto.

In pratica il genitore con la partita IVA forfettaria non può usufruire delle detrazioni fiscali per i figli, ma l'altro genitore, con un reddito più alto, può fruirne al 100%.

Una misura spiegata dall'Agenzia delle Entrate con la Risoluzione numero 69/E del 22 luglio del 2019. Poiché la questione è abbastanza complessa, può sicuramente essere d'aiuto l'articolo aggiornato e di approfondimento sul regime forfettario presente sul sito di Danea.it, che ne analizza tratti, caratteristiche ed opportunità.

In ambito fiscale le cose cambiano continuamente, perciò è importante tenersi sempre aggiornati per sfruttare le opportunità e alleggerire il carico fiscale, laddove possibile.

Ad ogni modo, indipendentemente che si operi in regime forfettario o partita IVA ordinaria, è fortemente consigliato dotarsi di un software di fatturazione elettronica moderno e innovativo.

Ricordiamo infine che per chi opera in regime di partita IVA ordinaria la fatturazione elettronica è obbligatoria, mentre per i forfettari lo sarà con ogni probabilità entro quest'anno.

L'e-fattura snellisce i processi lavorativi, minimizza gli errori e taglia un bel po' di costi, a beneficio della produttività dei dipendenti e dei professionisti che possono maggiormente concentrarsi sul core business della loro attività senza inutili perdite di tempo.

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