Ustioni e "gradi": come sono distinte queste lesioni della cute

Le ustioni sono una problematica che, purtroppo, può riguardare chiunque, ed è fondamentale prendere sempre tutte le dovute accortezze per evitare che possano verificarsi.
Come noto, le ustioni sono delle lesioni della pelle, ma esse possono presentare le peculiarità più disparate; in quest’articolo, dunque, andremo a scoprire come vengono classificate in relazione alla loro gravità, anzi, più precisamente, in relazione alla loro profondità.
Prima, però, è utile porsi una domanda di fondo: che cosa può causare un’ustione?
Cosa può generare un'ustione? Le cause più comuni
Parlare di ustioni in questo periodo dell’anno non è casuale: esse, infatti, possono assolutamente insorgere a causa di un’esposizione eccessiva ai raggi solari.
Nella maggioranza dei casi, per fortuna, le ustioni di questo tipo non sono particolarmente gravi, ma non vanno sottovalutate, sia perché possono rivelarsi molto dolorose e sia perché la pelle, a causa di questi episodi, può divenire maggiormente propensa a sviluppare delle patologie, anche di tipo tumorale.
Alla luce di questo, dunque, non può che essere un buon consiglio quello di proteggere sempre la pelle con dei solari di qualità e adatti al proprio fototipo; al contempo, ovviamente, non bisogna mai esagerare in termini di tempo di esposizione.
Le ustioni possono inoltre essere dovute al contatto diretto con delle fiamme, con superfici dalle temperature bollenti (sono esempi classici, in tal senso, gli incidenti domestici legati all’uso del ferro da stiro), o con sostanze chimiche come acidi, soda caustica o solventi ad azione corrosiva; tutte eventualità, queste, che in genere si rivelano molto più pericolose rispetto alle ustioni da raggi solari.
Ad ogni modo, come si accennava, la classificazione delle ustioni non è legata prettamente alla loro causa, quanto alla loro intensità, a quanto in profondità riescono ad insinuarsi nella pelle.
La classificazione delle ustioni: tre diversi gradi
Nel progetto di divulgazione promosso da Farmaceutici Damor attraverso il sito https://fitostimolineperte.it/, vengono fornite informazioni chiare e autorevoli sulla gestione delle ustioni e sul loro corretto trattamento. In particolare, viene spiegata la classificazione delle ustioni in tre gradi distinti, un’informazione fondamentale per riconoscerne la gravità e scegliere le opportune modalità di intervento. Scopriamo quindi nel dettaglio quali sono le caratteristiche delle ustioni di primo, secondo e terzo grado.
Le ustioni di primo grado sono quelle meno gravi, essendo più superficiali.
A collocarsi in questa categoria sono, in genere, le ustioni da eccessiva esposizione ai raggi solari, oppure a dovute a brevi contatti con agenti ustionanti non particolarmente temibili.
Queste ustioni causano un fastidio moderato, legato prettamente ad una sensazione di bruciore o di prurito, e tendono a regredire autonomamente, o comunque ricorrendo a trattamenti semplici quali l’applicazione di prodotti ad uso topico.
Le ustioni di secondo grado sono più temibili in quanto interessano anche il derma, ovvero lo strato più profondo della cute.
Il livello di dolore che può derivare da tali ustioni è certamente più elevato rispetto alle ustioni di primo grado, inoltre è molto comune che episodi simili comportino l’insorgenza di cicatrici o di vescicole contenenti liquido.
Tali ustioni si differenziano da quelle di primo grado anche per i più lunghi tempi di guarigione, che di norma si attestano attorno alle 2 o 3 settimane.
Le ustioni di terzo grado riescono ad interessare anche lo strato sottocutaneo, comportando una vera e propria necrosi dei tessuti.
Si tratta, chiaramente, di casi di particolare gravità per i quali è necessario richiedere immediatamente un soccorso medico, e il livello di pericolosità di tali ustioni può variare in relazione alla loro estensione.
Laddove dovessero interessare una percentuale superiore al 20% della superficie corporea, esse possono purtroppo avere delle ripercussioni sull’intero organismo.