Pedemontana, in dirittura d’arrivo un'opera necessaria e utile
Le risposte della Giunta regionale alle domande dei nostri lettori: la responsabile alle Infrastrutture fa il punto su un'opera ritenuta strategica per la Lombardia
Prosegue la nostra rubrica che mette in contatto diretto Regione Lombardia e i nostri lettori. Scrivete a laregionerisponde@netweek.it e i vari assessori regionali competenti, di volta in volta, risponderanno alle vostre domande e segnalazioni, che possono interessare tutti i lombardi, dalla sanità ai trasporti, dalla sicurezza alla cultura, dall’economia al sociale. Il nostro obiettivo è quello di avvicinare le istituzioni ai cittadini, raccogliendo le istanze locali per portarle all’attenzione della politica.
Pedemontana, opera necessaria e utile in dirittura d’arrivo
Gentilissimi, mi domandavo se la Pedemontana lombarda sarà veramente realizzata e completata? E soprattutto se sia davvero utile e necessaria?
Michele (Arcore-MB)
Risponde Claudia Maria Terzi, assessore Infrastrutture e Opere pubbliche di Regione Lombardia
Autostrada Pedemontana Lombarda è un'opera strategica per Regione Lombardia e per il suo sviluppo futuro, in quanto migliorerà l’accessibilità e la connessione di territori, dalla mobilità intensa e complicata, e decongestionerà la viabilità ordinaria. Il suo sistema viabilistico attraversa le province di Varese, Como, Monza-Brianza, Milano e Bergamo ed è articolato in tre tratte autostradali: la tangenziale di Varese A60 (Gazzada-Vedano) e quella di Como A59, in parte già realizzate, e il progetto che, tuttora in corso di completamento, prevede di collegare le autostrade A8 e A4. Di quest’ultimo alcune tratte sono già esistenti, ossia la tratta A, lunga 15 km, a due corsie per senso di marcia, da Cassano Magnano (A8) fino a Lomazzo (A9), e la tratta B1, lunga 7,5 km, a due corsie per senso di marcia sino a Lentate sul Seveso. Oggi rappresentano un fondamentale supporto per collegare alcune delle zone più produttive della Lombardia. Arrivare domani sino alla Brianza monzese vuol dire portare una ulteriore alternativa di mobilità alle merci e alle persone, opportunità che attualmente non esiste.
È vero, la genesi di Pedemontana ha una storia complessa, ma ora siamo arrivati in dirittura d’arrivo per i lavori per la tratta B2 e la tratta C, da Lentate sul Seveso fino a Vimercate, sulle quali sono attivi tavoli di confronto sia per la cantierizzazione – sono iniziate le operazioni di bonifica sull'area di Seveso - sia per le opere di compensazione ambientale. Infine, per la variante alla tratta D, l’ultima tranche, siamo in attesa della risposta del Cipess. La Pedemontana si sta muovendo e sarà una realtà. Quest’opera infrastrutturale è necessaria e porterà benefici ai territori che attraversa in termini di alleggerimento del traffico, di contrazione delle tempistiche negli spostamenti, di maggiore sviluppo socioeconomico delle aree circostanti.
Le infrastrutture sono un’opportunità di sviluppo, perché rappresentano una piattaforma dalla quale far nascere nuove possibilità occupazionali e di connettività internazionale, pensando in un’ottica di connessione con il resto dell’Europa. Sì, quest’opera è complessa, ma prioritaria e di importanza strategica per la Brianza e per tutto il sistema viabilistico lombardo.