La storia di Adriano Olivetti

All'esame di terza media si presenta con la storica macchina da scrivere Lettera 22

"La passione per Adriano Olivetti e la sua visione per il futuro con i valori dell’individuo e della società me l’ha tramandata mio padre, designer di arredi e prodotti di eccellenza, e sin da piccolo mi ha raccontato e fatto conoscere attraverso letture, video, film, mostre e visite guidate".

All'esame di terza media si presenta con la storica macchina da scrivere Lettera 22
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All'esame di terza media Lorenzo Gentile ha presentato davanti ai suoi professori della scuola Turati di Cantù, un tema decisamente particolare, la storia dell'imprenditore Adriano Olivetti. Con sé ha portato anche una delle più iconiche macchine da scrivere, la Lettera 22. "Mio papà mi ha abbracciato quando ho deciso di portare questo argomento ed è venuto ad ascoltarmi fuori dall’aula per non farmi emozionare", ha spiegato il giovane studente il cui titolo della tesina era “Adriano Olivetti e la fabbrica a misura d’uomo”.

All'esame di terza media si presenta con la storica macchina da scrivere Lettera 22

Lorenzo, cosa ti ha spinto a scegliere questo tema?

"Questo tema mi è a cuore innanzitutto perché la storia di Adriano Olivetti è strettamente legata a Ivrea che è la città di origine dei miei genitori Joe e Marisa e dove trascorro diversi periodi dai nonni, zii e cugini. La passione per Adriano Olivetti e la sua visione per il futuro con i valori dell’individuo e della società me l’ha tramandata mio padre, designer di arredi e prodotti di eccellenza, e sin da piccolo mi ha raccontato e fatto conoscere attraverso letture, video, film, mostre e visite guidate. Ho avuto l’occasione di visitare: le architetture ed i prodotti Olivetti, l’associazione Archivio storico Olivetti e diverse mostre del progetto “Olivetti e la Cultura nell'impresa responsabile” a lui dedicate, il nuovo museo ADI per il compasso d’oro del design industriale a Milano, entrando così in contatto con questa storia affascinante ed unica".

Quali sono state le tue emozioni prima dell'esame? 

"Prima dell’orale ho svolto l’esame di pianoforte perché ho frequentato il musicale e questo mi ha aiutato nell’emozione, affrontando con più tranquillità la tesina per cui mi ero preparato ad esporre quelle che sono state le mie ricerche ed esperienze vissute di persona, facendo visionare anche la mia macchina da scrivere Lettera 22".

Come è stata accolto questo tema dai professori e come è stata valutata l'idea?

"Sono rimasto felicemente colpito dal loro interesse perché hanno ascoltato con attenzione la storia su Olivetti che oltre al design e tecnologia dei prodotti, che tutti conoscono, Olivetti è stata un fabbrica a misura d’uomo perché l’uomo è al centro per la visione di Adriano. Forse non si aspettavano che portassi un argomento per certi aspetti più grande di me, non tutti i professori conoscevano bene chi era Adriano Olivetti e cosa aveva realizzato, ma come dice sempre mio padre che la semplicità e l’umiltà dell’uomo Adriano ha reso questa storia italiana affascinante da raccontare anche ai ragazzi".

Quali valori hai appreso approfondendo la figura di Olivetti?

"La questione dei diritti del benessere dei lavoratori, Olivetti fu un vero precursore e questo era uno dei temi che avevamo affrontato in generale a scuola durante l’anno. I lavoratori felici lavoravano in modo più efficiente con più entusiasmo rispetto a lavoratori infelici e perciò creò un sistema di servizi sociali per i lavoratori. E poi ascoltava e selezionava personalmente le persone che desiderava avere in azienda, arrivando da realtà culturali e professionali diversi tra loro. Molti inizialmente non credevano potessero essere la scelta giusta, ed invece furono la forza per fare la differenza".

E ora cosa ti aspetta da settembre? 

"Completato la scuola secondaria di I° grado alla F. Turati di Cantù a settembre inizierò le scuole di II° grado presso l’Istituto Jean Monnet di Mariano C.se (Co) con l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing. Il mio interesse e la mia curiosità sono per la cultura d’impresa ed il Made in Italy che mi ha trasferito mio papà Joe che oltre ad essere designer ha creato, con altri due architetti Fabio e Giancarlo, il brand mood04 con arredi sartoriali di alta eccellenza artigianale della Brianza applicando la filosofia e il metodo Olivetti".

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