La protesta

Bagni chiusi al Monnet, i ragazzi scioperano: "Non giustifichiamo i vandali, ma il provvedimento è ingiusto"

Il dirigente scolastico intanto è pronto a presentare denuncia contro ignoti

Bagni chiusi al Monnet, i ragazzi scioperano: "Non giustifichiamo i vandali, ma il provvedimento è ingiusto"
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"Non giustifichiamo i vandali, ma è ingiusto che per colpa di qualcuno, ora dobbiamo pagare tutti". Dopo l'ordinanza di chiusura dei bagni nel lotto giallo della scuola Jean Monnet di Mariano Comense, circa un centinaio di ragazzi oggi, sabato 9 marzo 2024, ha deciso di scioperare.

Bagni chiusi al Monnet: l'ordinanza del dirigente scolastico

Nel lotto giallo bagni chiusi a chiave, fatta eccezione per le fasce orarie d’ingresso a scuola e durante l’intervallo. E’ questa la decisione presa dal dirigente scolastico dell’istituto Jean Monnet di Mariano Comense, Filippo Di Gregorio che, giovedì 7 marzo, ha firmato l’ordinanza dopo alcuni atti di vandalismo, l'ultimo dei quali è avvenuto in settimana, con ignoti che hanno allagato i servizi. Per eventuali necessità, sarà necessario fare riferimento ai professori: "Soltanto per casi di indifferibile e massima urgenza, i docenti potranno autorizzare uno studente/una studentessa alla volta, che chiederà alle collaboratrici scolastiche le chiavi dei servizi igienici e le riconsegnerà alle stesse una volta terminato il loro uso. Tale urgenza andrà annotata sul registro di classe. Il provvedimento sarà in vigore fino al termine dell’anno scolastico, il prossimo 8 giugno 2024", si legge nell'ordinanza.

I ragazzi scioperano: "Non si è voluto trovare un compromesso"

"Martedì qualcuno ha tappato il buco del bagno con la carta e ha provocato un allagamento - hanno spiegato due rappresentanti di istituto, Manuel Provenzi e Alessandro Ronconi - Il preside vuole i nomi di chi ha commesso il vandalismo, ma sappiamo benissimo che sarà difficile trovare i responsabili. Il provvedimento di chiusura sarà attivo fino alla fine di giugno, non ci sembra giusto. Abbiamo proposto di fare un incontro per sottolineare ancora una volta che queste sono cose che non devono succedere. L'alternativa potrebbe essere lasciare i bagni chiusi per alcune settimane, per poi riaprirli. Abbiamo provato a mediare, ma non si è voluto trovare un compromesso. A quel punto avevamo due soluzioni o andare a scuola e stare zitti, oppure scioperare. Molti di noi sono qui, altri invece hanno deciso di stare direttamente a casa".

L'incontro con il preside: "Farò denuncia contro ignoti"

Intorno alle 8.30 il dirigente scolastico e Dario Marzolo (responsabile dell’ufficio tecnico dell’istituto) sono andati a colloquio coi ragazzi rimasti fuori da scuola, propendo un ingresso giustificato alle 9, proposta a cui i ragazzi hanno risposto picche. "Annuncio che sto per recarmi dai Carabinieri per presentare denuncia contro ignoti dopo i fatti accaduti. I bagni, in caso di necessità saranno aperti dal personale Ata anche durante le lezioni. Il provvedimento durerà fino a giugno, a meno che vengano trovati i colpevoli. C'è un rischio anche legato alla sicurezza quando i bagni vengono allagati", ha spiegato Di Gregorio, rassicurando i ragazzi sul fatto che la misura resterà attiva solo sul lotto giallo e non verrà allargata agli altri, come si era vociferato tra i corridoi della scuola. "Le classi sono piene, non mi sembra che questa protesta abbia funzionato molto. I bagni, in caso di necessità saranno aperti dal personale Ata anche durante le lezioni. Sono pronto ad ascoltare le lamentele di tutti, basta semplicemente che veniate da me".

I ragazzi: "Soluzione con delle falle evidenti"

Le risposte non hanno comunque convinto i ragazzi: "Ieri i bagni sono rimasti chiusi almeno per metà intervallo e trovare il personale Ata, per farsi dare le chiavi, non è sempre facile. Questa è una soluzione con delle falle evidenti". La protesta durerà tutto il giorno.

 

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